una giovane promessa
Vi descrivo di seguito un evento accadutomi la scorsa estate che potrei definire imbarazzante ed erotico allo stesso tempo.
é accaduto una mattina di luglio; la giornata era bella e calda e con la mia compagna decidemmo di andare al mare. In casa con noi c’era anche sua figlia, Gina, una quindicenne molto intelligente e sveglia…a volte fin troppo. Quella mattina era rimasta a casa invece di vedersi con le sue amiche e vedendo che ci preparavamo per andare in spiaggia volle unirsi a noi.
Giunti alla solita spiaggia dove andavo insieme alla mia lei ci stendemmo al sole l’uno accanto all’altra mentre Gina si stese al mio lato a pochissimi cm da me….eppure di spazio ce n’era!!!
Annalisa prese dalla borsa l’olio solare e cominciò a spalmarsi e quando notò che sua figlia era distratta nel parlare a telefono mi chiese di spalmare l’olio sul seno spostando di proposito il costume per farmi intravedere i suoi capezzoli enormi.
Notò il mio pisello duro che voleva uscire dal costume e mi sussurrò:
-caro secondo me oltre a te si è indurito a tutti i maschietti qui intorno!
-che troia che sei!
lei sorrise e si stese per prendere il sole.
Io feci lo stesso;volevo assolutamente evitare di guardarla e di sfiorarla.
Mentre ero in quella posizione avertii più di una volta che il piede di Gina mi toccava dietro ai polpacci e ogni tanto sentivo delle brevi ma intense carezze lungo la gamba che mi faceva con il suo piede.
Incuriosito mi voltai verso di lei che se ne stava sdraiata indifferente a tutto e a tutti.
Il pisello però a quei contatti si era indurito di nuovo e quando mi alzai per prendere un po‘ d’acqua dalla borsa Annalisa lo notò e mi fece sottovoce:
-sei ancora così? ho capito…..andiamocene al solito posto!
Intendeva dire una piccola conca dietro la scogliera prossima alla spiaggia dove in genere andavamo a fare un po‘ di sesso acquatico.
Approfittammo del fatto che Gina era assorta a leggere una rivista e ci tuffammo raggiungendo il nostro luogo preferito.
Annalisa si avvinghiò con le gambe intorno a me e velocemente mi sfilò il costume e spostò il suo su di un lato.
-tesoro sono già aperta…entra pure!
Senza badare al mio costume che era stato preso dalle onde la tirai a me e la penetrai fino in fondo proprio come piaceva a lei….ma pure a me!
-tesoro hai un cazzo duro e caldissimo!!! tra un po‘ già vengo sai!!!?
Anch’io in verità dopo averla penetrata due o tre volte stavo per schizzare ma all’improvviso accanto a noi spuntò da sott’acqua Gina che con tono agitato fece:
-ho perso la collanina proprio qui sotto….voi la vedete!?
Annalisa incazzata e imbarazzata si staccò da me e ritornò a riva.
Gina rimase vicino a me chiedendomi di aiutarla nella ricerca.
Ero rimasto senza costume e speravo che lei non si fosse accorta di nulla.
Mi immersi con la scusa di cercare la collanina ma speravo di trovare per primo il costume.
Ritornai su in superficie dove Gina mi aspettava.
-trovata!?
-beh no!
-non ti muovere, riprendi fiato tu, ora ci provo io!
Restai immobile in acqua senza poter trovare una soluzione mentre Gina restò immersa per un bel po‘.
All’improvviso sentii sott’acqua due braccia che si avvinghiarono alla mia vita e la sensazione di una bocca che mi succhiava il cazzo.
La ragazzina mi stava facendo un pompino.
Risalì dopo una ventina di secondi e mi guardò:
-non ti muovere…devo riprendere aria!
Ritornò giù e riprese a succhiare. Lo fece con tanta foga che sentivo la cappella toccarle la gola.
Mi fece venire in poco tempo e mi lasciò il cazzo solo dopo che aveva ingoiato tutto.
Risalì su e mi guardò con aria divertita:
-spero che la mia bocca sia stata all’altezza della fica di mia madre!
Mi restituì il mio costume che aveva trovato e nascosto su uno scoglio e insieme tornammo su in spiaggia.
Annalisa chiese:
-trovata la collanina!?
e lei:
-no mamma ma almeno mi sono goduta lo scenario del fondale!