Oratorio da guardone
Ormai in casa del Don ci andavo spessissimo, per soddisfare i miei e i loro desideri. Un giorno il Don mi chiese se mi interessava sapere cosa succedesse in paese tra le donne. Incuriosito gli dissi di si. Mi fece nascondere sul soppalco , vista che era quasi l’orario delle confessioni che di pomeriggio li faceva in casa e non in sacrestia.
Entrò una prima pia donna (che conoscevo bene), si salutarono , la fece inginocchiare e iniziò la confessione.
“ Che peccati hai commesso“, chiese il Don.
„Padre ho una relazione con un altro che non è mio marito“
“ Figliola come mai succede questo? Forse tuo marito ti trascura?“
“ No padre è che questo mi fa sentire desiderata, più giovane“
“ Lo sai che è peccato mortale quello che fai!! Comunque pentiti e cerca di evitare di godere con lui, almeno così il peccato sarà minore“
Gli diede delle preghiere e l’assoluzione.
Dopo poco entrò un altra donna, con grande sorpresa la conoscevo benissimo, era mia madre, mi sentii ribollire dentro, mi chiesi che peccato avrà da confessare lei che è sempre a casa?
Il Don guardò verso l’alto, nel posto in cui io ero nascosto. Non volevo ascoltare ma la curiosità era tanta.
Mia madre si inginocchiò, si fece il segno della croce e iniziò a confessarsi così:
“ Don, ho peccato e mi vergogno“
„Che peccato hai sulla coscienza“ Chiese il prete.
“ Mi vergogno a dirlo, ma non posso tenerlo dentro, mi sento sporca“
„Dimmi tutto e vedrai che poi ti sentirai meglio figliola“ la rassicurò il Don.
Mia madre iniziò raccontandogli il peccato, insomma il vicino di casa era un idraulico, e ieri mattina mentre facevo andare la lavatrice uscì tutta l’acqua fuori. Chiamai il vicino per vedere il perchè di questa fuoriuscita.
Lui subito accorse entrò in casa e vide che c’era una perdita sul tubo che portava l’acqua all’eletrodomestico.
Nel fattempo che lui aggiunstava il tubo, io asciugavo il pavimento, ero in ginocchio, e mi sono ritrovata con la faccia all’altezza del suo pene, lui alludendo disse “ Non mi dispiacerebbe mica“.. Era qualche tempo che tutte le volte che mi vedeva , mi guardava in modo voglioso.
Scherzando risposi “ Vuol dire che pagherò il disturbo in natura“
Senza dire nulla si abbassò la zip e tirò fuori il pene che me lo ritrovai sulle labbra,ed io aprii la bocca e iniziai a baciarlo.
Poi mi fece alzare , mi alzò la gonna mi fece appoggiare alla lavatrice e li mi ha presa.
Il Don la interruppe e gli chiese (mentre si toccava tra le gambe) “ Ma tu hai goduto?“
“ Si “ rispose lei.
Devi sapere che se non godevi non era un peccato grave, noi preti lo facciamo senza godere, vieni qui che te lo faccio vedere.
Di sicuro mia madre era ancora eccitata per quelo che era successo, si alzò , il Don tirò fuori il suo uccello e la pregò di toccarlo, lei senza dire nulla lo prese in mano e se lo portò in bocca e iniziò a spompinare.
Il don la fermò e gli chiese di girarsi e mettere le mani sul tavolo.
lei si girò, lui gli azò la gonna, gli abbassò gli slip e le infilò il cazzo nella figa senza nessuna fatica, era bagnata fradicia.
Mentre la possedeva gli parlava ricordandogli che bastava non godere , così il peccato non era grave.
Dopo un quarto d’ora il prete si ritrasse, e gli fece notare che lui non aveva goduto, percui non c’era stato peccato. Mia madre si risistemò, ringraziò il Don , che gli diede l’assolzione e se ne andò.
Avevo assistito a tutto, ero eccitato che mi faceva male nei pantaloni.
Il Don andò alla porta e la chiuse a chiave e mi ordinò di scendere.
Feci le scale di corsa, si abbassò i pantaloni e me lo mise in bocca e mi disse “ Lecca bene che qui ci sono gli umori ti tua madre „
Lo presi in bocca e lo assaggiai con gusto rivivendo i momenti prima.
Poi mi spogliò mi fece distendere sul letto e mi scopò, ricordandomi che poco prima era penetrato nella figa di mia mamma.
Ebbi una eiaculazione come non mai e lui insieme a me!!.