L’emozione dell’ignoto
Il seguente racconto non è a sfondo sessuale, ma descrive solamente l’emozione provata durante un’esperienza i*****le realmente accaduta durante il periodo del servizio militare. Detto ciò voglio chiarire che non causare o provocare dibatti sociali morali ecc ma solamente trasmettere una mia personale esperienza giusta o sbaglia, che oggi mi stimola a conoscere nuove persone, spinto dal brivido dell’ignoto.
In questo racconto non voglio soffermarmi troppo nei dettagli perché nella vita ho scoperto che l’Italia è un grande paesone e che dai dettagli si possono risalire a persone situazioni ecc.
Chi come me abita in un piccolo paese sa che in certe realtà, ci sono molti taboo, dove tutti sanno tutto di tutti, dove la falsa moralità regna sovrana e cosi via.
Al tempo avevo 21-22 anni e o scoperto che passare da un piccolo paese a un grande paese come Bologna, può sconvolgere l’esistenza di un giovane uomo.
Luogo Bologna Anno 2001
Quando arrivai a Bologna, avevo avuto normali esperienze sentimentali e poco più, non credevo di trovare alcune realtà che davo per impossibili in Italia.
Una di queste realtà era la via dei prostituti.
Una sera io e altri due ragazzi coetanei, si decise di andare a ballare in un locale fuori dalla citta. Non so come mai ed il perché passammo da quella strada, ma mi ricordo benissimo i pochi istanti che mi hanno sconvolto l’esistenza, facendomi capire la complessità della vita fino ad allora sconosciuta. Noi eravamo in macchina accodati ad un AUDI TT la quale procedeva a bassa velocità, i due ragazzi esclamavano frasi in Bolognese del tipo “ma ti vuoi muovere” a un certo punto l’auto si ferma e l’uomo appoggiato al muretto si avvicina all’AUDI, i ragazzi esclamano “lo carica, lo carica!!” in pochi secondi il ragazzo alla guida inizio a sorpassare la macchina mentre l’uomo apriva lo sportello, si accese la luce interna della vettura e tutti vedemmo chiaramente che dentro c’era una donna bellissima di circa 30-40 anni con capelli lunghi biondi ricci viso d’angelo, la quale si giro verso la nostra macchina proprio mentre si stava sorpassando.
Per qualche metro in macchina ci fu un silenzio tombale poiché tutti increduli di ciò che avevamo visto.
Quasi contemporaneamente esclamammo la nostra incredulità a quella scena, e da li parti una discussione lunga ed articolata di cosa avevamo visto, (la discussione la ometto perché discorsi di ragazzi giovani).
Quando mi trovai in camera, iniziai tra di me a riflettere di ciò che avevo visto, pensando chissà come funziona quel mondo, chissà perché lo fanno, chissà perché, chissà … pensando se fossi stato io quel prostituto sarei stato capace di fare ciò che sarebbe stato necessario fare; quella notte non sono riuscito a chiudere occhio al pensiero di quello che avevo visto.
Nelle notti seguenti iniziai a fare dei sogni in cui ero io a battere, ritrovandomi in molte situazioni ciascuna diversa l’una dall’altra, ad ogni mio risveglio ero ancora più confuso e non riuscivo a capire se la cosa mi piaceva mi disgustava, mi eccitava o mi inibiva ecc.
Intriso di curiosità, feci un sopralluogo in macchina e vidi che c’erano solamente uomini extracomunitari dai 30 anni in su, non erano belli ed avevano tutti un aspetto da ex galeotti.
Mi fermai con la macchina per circa un’ora alfine di capire qual era la possibile clientela e vidi che circa il 98% erano uomini (pressappoco ogni 100 macchine cerano circa 98 uomini e 2 donne), benché approssimata e benché fosse solo il 2%, capi che anche le donne anno bisogno di sesso a****le, senza coinvolgimenti sentimentali, da una botta e via, inoltre pensai che un ragazzo giovane come me avrebbe fatto colpo rispetto ai prostituti che erano li.
Continuai cosi per un’altra settimana fino a quando arroventato dall’eccitazione del proibito o dell’i*****lità, arrivai alla conclusione che volevo provare l’esperienza di battere, ponendomi dei limite tipo, se si avvicina un uomo che mi chiede, quanto?, gli chiedo 10.000/00€ 100.000/00€ , che se si avvicinava un protettore facevo finta di aspettare una amica o un amico, che mi ero perso, cose cosi.
Decisi cosi di provare un giovedì o venerdì sera (non ricordo bene) durante la serata dei singol. Per l’occasione indossai una camicia bianca, pantaloni e scarpe blu, tipo elegante sportivo.
Dopo aver girato un po’ in piena incoscienza e nell’incertezza, parcheggiai la macchina in un posto poco distante in maniera tale di non essere visto ecc.
Mi avvicinai all’inizio della strada, caratterizzata da zone illuminate dai lampioni e da zone quasi buie, il mio cuore batteva a 1000, decisi di avanzare lungo la strada facendo finta di parlare al cellulare. Arrivato a circa 20 metri da uno dei prostituti, feci finta di fermarmi a parlare appoggiandomi al muro in una zona di penombra parlando ad alta voce nel tentativo di non far capire cosa stessi facendo li.
Nel giro di qualche minuto vidi passare molte macchine che andavano piano piano. Non riuscivo a vedere chiaramente i conducenti ma vedevo le loro sagome con la testa rivolta verso il marciapiede, guardavano con molta attenzione chi cera, la paura aumentava a ogni macchina che passava, sperando contemporaneamente che arrivasse una donna (di qualunque età di qualunque razza di qualunque genere) e che si fosse fermata a chiedermi quanto volevo portandomi via.
Alcune macchine procedevano lentamente facendo anche più di un giro per scrutare attentamente la merce (TUTTI NOI) e alcuni di quei prostituti iniziarono a guardarmi nel cercare di capire chi fossi o cosa facessi li.
Mi sentivo un oggetto e dentro di me avvertivo un grande senso d’incertezza pensando che mi sarebbe potuto succedere di tutto, non sapendo se continuare oppure andare via.
Nel giro di pochi secondi si fermo una macchina davanti a me e lentamente il finestrino si abbasso, era un uomo di circa 50 anni e mi chiese quanto volevo, il mio cuore batteva impressionantemente, sentivo un calore che pervadeva tutto il mio corpo, non era eccitazione sessuale ma l’eccitazione di aver fatto colpo, gli dissi con voce incerta e tremolante “10.000/00 €” lui con aria stupefatta mi guardo per qualche secondo e in silenzio si allontano.
Tra di me pensai che la mia tattica stesse funzionando, mentre l’auto si allontanava, vidi i prostituti rasserenati dal fatto che non ero salito nella macchina continuando cosi ad ignorarmi.
Continuai a far finta di parlare al cellulare e nel giro di pochi minuti si fermo un’altra macchina di grossa cilindrata. Notai immediatamente che l’emozione provata con la prima macchina non era diminuita anzi mi sentivo gratificato, iniziava a prevalere la consapevolezza di riuscire a provocare interessi per gli uomini, seppur non interessato.
Non voglio raccontarvi come e continuata e di com’è finita. Se interessati chiedetemi l’amicizia e magari ve lo racconterò. Non sono interessato ai vostri commenti ne ad aprire un dibattito sulla moralità o sulla immoralità, magari su non comprendi tali realtà o cose del genere. Oggi ho 36 anni ed il mio carattere e mutato cosi come il mio corpo, la mia mente i miei gusti (precisando che non sono passivo)ecc, ma posso dire che l’emozione dell’ignoto mi eccita come all’ora, preferendo la realtà al virtuale perché solo vivendo si possono provare le vere emozioni. Al tempo internet in Italia faceva ancora i primi passi e la gente non stava ore davanti al PC in attesa di chissà cosa, ma si usciva per … (Tutto). Internet e una finestra sul mondo ma se vogliamo il mondo, non possiamo avere la presunzione di comprenderlo e di possederlo senza viverlo stando solo a guardare da una finestra.