L’eccitazione sensoriale
Mi sono reso conto che con il passare degli anni il mio corpo è cambiato cosi come la mia mente, accorgendomi che a 36 anni non mi eccito come a 20 anni e raramente posso eccitarmi con i soli sensi: vista, tatto, udito, olfatto, gusto; scoprendo inoltre che esiste l’alchimia che trascende il sesso come atto fisico.
Non voglio scrivere un racconto troppo lungo perché: non ho tempo, non vorrei apparire noioso e perché non voglio espormi troppo.
Qualche mese fa sono andato a ballare in una discoteca delle mie zone.
Durante la fila per entrare e per oltre mezza serata, ho sentito la scia di un profumo che non avevo mai sentito; non avendo mai odorato quel profumo, in grado di farmi girare completamente la testa e contemporaneamente di scaldarmi il sangue, preso dalla curiosità con discrezione, ho cercato di scoprire in mille modi chi avesse quel profumo, girando in vano per tutto il locale.
A meta serata, sconfortato di non essere riuscito nel mio intento mi sono fermato a guardare la pista di ballo, notando due bellissime ragazze che ballavano attorniate da vari uomini.
Stanco di girare, sono andato al tavolo, posto lateralmente alla pista, con gli amici abbiamo iniziato a brindare e a fare confusione tra di noi. Ora non so né il come né il perché, ma nel giro di qualche minuto intorno al nostro tavolo sono apparse molte donne, tra cui le ragazze che avevo natato nella pista.
Notando che una delle due lanciava sguardi velati, decisi di guardarla insistentemente anch’io cercando di capire se guardava me o chi sa chi.
Quando mi accorsi che contraccambiava il mio sguardo iniziammo a ridere da lontano come a dire mi piaci.
Piano piano le due ragazze, tra risate, scambi di opinione, si avvicinarono al nostro tavolo, sostando difronte a quello limitrofo.
La ragazza che stavo fissando insistentemente, indossava: pantaloni stile fuso molto attillati color avorio e una camicia abbastanza stretta, da cui si potevano ammirare le sue femminili rotondità e un paio di stivali marrone non eccessivamente alti. Alta circa un metro e settanta, carnagione olivastra, capelli neri lungi oltre le spalle semi raccolti da una spilla, occhi scuri circondati da un velo di trucco marrone chiaro che ne esaltavano la profondità, labbra non troppo carnose, evidenziate da un rossetto color nocciola contornate da una striscia di matita color rosso mattone.
Sono stato seduto a guardarle per circa 10 minuti fino a quando, incuriosito ed eccitato, mi feci un po’ di coraggio per invitarle a bere in nostra compagnia.
Appena mi avvicinai al suo orecchio per invitarla a bere, senti chiaramente il profumo che avevo tanto cercato per mezza serata, mi bloccai per qualche secondo fino a quando lei si giro con lo sguardo verso di me, come per dirmi “cosa mi vuoi dire?” Pietrificato mentalmente e quasi involontariamente le chiesi “ma che profumo è?” mi guardo qualche secondo e mi disse “una donna non rivela i suoi segreti!!!”. Rimasi a bocca aperta per qualche secondo e sempre più eccitato e le dissi “che non volevo apparire arrogante ma mi avrebbe fatto piacere scambiare due parole” lei altrettanto garbata mi rispose che potevamo parlare tranquillamente lì ai bordi della pista. Iniziammo a parlare del più e del meno chi eravamo, cosa facevamo e che lei era venuta a ballare con la sua migliore amica benché non fosse di quelle zone e che era felicemente fidanzata.
Non ricordo esattamente tutte le parole, ma durante la conversazione, sentivo crescere il desiderio di abbracciarla di stingerla, piano piano mentre le parlavo i nostri corpi si avvicinarono, il mio pene era pienamente eretto, duro come non mai, non sapendo più res****re e quasi per sbaglio, lo appoggiai alla sua pancia, lei mi guardo con aria attonita, io facendo finta di nulla continuai a parlarle. I nostri corpi iniziarono ad avvicinarsi sempre di più. Il mio pene era talmente eretto che lo senti uscire dagli slip, puntando tra i pantaloni e la cintura impedendone cosi l’uscita, continuai a strofinarlo sempre più intensamente contro il suo basso ventre, mi sentivo esplodere, la pelle di entrambi sembrava infuocata, i nostri corpi cercavano un contatto sempre più intenso, le nostre mani iniziarono velatamente a cercarsi sfiorandoci delicatamente i corpi. Non riuscendo più a res****re abbassai leggermente le gambe per poterlo puntare direttamente in mezzo alle sue gambe. Grazie al tessuto fine dei pantaloni senti chiaramente che era proprio all’inizio al centro dell’apertura vaginale. Appena appoggiato, lei fece un grosso respiro. In pochi secondi persi completamente la cognizione di dove ero e di cosa stessi facendo, il suo respiro che invadeva il mio collo, il suo profumo che inebriava il mio cervello, il sapore dolce e delicato della sua pelle sulla mia lingua, il suo sguardo socchiuso come se stesse provando un orgasmo, i gemiti che le uscivano involontariamente, il tutto mentre le nostre mani esploravano involontariamente, e i nostri corpi si stringevano lentamante uno all’altro ma con tale forza come a voler rompere il tessuto che ci divideva, raggiungendo cosi in pochi minuti un orgasmo non di natura fisica ma mentale.
Non voglio dirvi né cosa abbiamo fatto dopo né com’è finita, posso solo dirvi che per la prima volta ho provato un’eccitazione sensoriale che trascende l’atto fisico in se, scoprendo cosi lati di me, che non sapevo di avere. Oggi come oggi sono consapevole di non conoscere a pieno il mio corpo come dovrei e allo stesso tempo vorrei provare nuove esperienze.