La Signora Daniela
La Signora Daniela;
una donna di 61 anni, non piu‘ soda come una volta, alquanto in carne ma con il suo fascino.
capelli corti e biondi chirissimi, occhi verdi, mani e piedi sempre smaltati per lo piu‘ di rosso, labbra grosse e carnose sempre con un leggero rossetto e cotorno labbra magnifico, un seno grossissimo (una settima) ed un sedere grosso e provocante.
vive con il marito over 67 (quasi rincoglionito del tutto, scusate l’espressione) ed il suo cagnolino.
la conosco da anni, da quando sono andato a vivere da solo. abitiamo sullo stesso pianerottolo.
ogni volta che m’incontra, mi accarezza il viso ed il petto, non credevo che le interessassi. è successo tutto cosi per caso.
quando mi abbraccia mi fa sentire sempre quel suo bel corpone rovente, ma non avevo mai pensato a lei come compagna di giochi, solo tipo come una ZIA.
la cosa che mi ha poi fegato è stata questa mia ossessione per le donne piu‘ grandi di me.
ho 30 anni, bel ragazzo (non disprezzando nessuno).
alto, moro, occhi castani, spalle larghe e petto all’infuori per tutti gli anni di nuoto fatti.
certo sono onesto, non ho la tartaruga, ma nemmeno la pancia (anche se a Napoli usiamo dire „uomo di panza uomo di sostanza“) ed in finale anche alquanto dotato.
appena quindici giorni fà, ebbi un problemino nel mio appartamento.
tornai a casa un pomeriggio e ho trovato l’appartamento praticamente allagato.
avevo appena fatto aggiustare l’impianto idraulico del bagno, ma se vede che il signore che è stato pagato profumatamente non aveva svolto il suo lavoro al meglio.
e comunque non voglio tirarla per le lunghe, vennero i pompieri.
e la Signora Daniela guardando la mia disperazione mi chiese se volessi essere loro ospite per quella notte.
io non avendo dove andare, accettai.
passai nel mio appartamento per prendere almeno il pigiama e qualcosina per la mattina dopo, chiusi tutto, ed entrai ringraziando sia la Signora Daniela che suo marito Alfredo.
la Signora Daniela mi abbraccio e mi disse: „ma stai tranquillo, ti capiamo è capitato anche a noi qualche anno fà. e siamo dovuti scappare da mio figlio. e poi tu sei di famiglia ahaha andiamo vatti a fare na doccia che tra un pò si mangia“ tutto ciò in un bellissimo napoletano scandito ed un abbraccio strettissimo.
congedandomi dalla anziana coppietta e dal cagnolino rompi balle, mi allontano e mi dirigo in bagno.
abituato da sempre a dormire in pantaloncini e felpa, avevo dimenticato i boxer (che idiota).
comuque mi faccio coraggio ed esco dal bagno e mi dirigo verso la cucina, dove sento un odore di carne alla brace bellissimo.
ci sediamo dandoci il buon appetito e mangiamo tranquillamente.
noto che la Signora Daniela mi guarda in continuazione, mentre il marito gli dà giu‘ con il vino.
appena finita la cena il Don Alfredo abbattuto dal vino, mi da la buonanotte saluta la mogliettona e si dirige verso la camera da letto.
io mi alzo e provo ad aiutare la Signora Daniela a sparecchiare, ma mi rendo conto di avere il pene troppo in libertà, ed il pantaloncino non nasondeva affatto le forme e le dimensioni.
non sò se la Signora Daniela ci fece caso, ma mi disse: „dai Andrea è meglio se ti poggi sul divano ci penso io qua“.
il divano nel salone che sarebbe stato poi il mio letto. comunque la ringrazio e mi vado a sedere sul divano.
sedutomi comodo sul divano ancora da idiota non mi resi conto che la punta del mio pene inparte fuoriusciva dalla gamba sinistra del pantaloncino.
la Signora Daniela appena finito di rassettare si accomoda sulla sedia appoggiata al tavolo difronte a me, e cominciq a parlarmi del piu‘ e del meno. e farmi domande se sono fidanzato, a spiegarmi che la vita matrimoniale non è tutta rosa e fiori ma da le sue soddisfzioni, ma noto che continua a guardarmi tra le gambe, e li che mi accorgo della figuraccia.
io: „madonna mia, sucsatemi Signora Daniela. che figura di merda, e che mi sono dimenticato le mutande. e non mi sono reso conto“
Daniela: “ vabbè non ti preoccupare, potrei essere tua nonna, stai tranquillo. uno la sera preferisce le sue comodità. e poi sai da quanto non ne vedevo uno. poi uno così si vede solo nei film zozzi ahahah!
cambio colore, e mi metto composto. anche se alle parole della Signora Daniela inizia un pò un erezione incontrollata.
ma lei continua dicendomi:
Daniela: „sai poi io ho una certa età, anche mio marito la sua. se ogni tanto non prende una pillolina, non mi guarda neppure. ahahah. Ora vado a mettere il pigiama. Tu che fai ti addormenti?“
io: „veramente signora Daniela guardo un pò di TV, non ho proprio sonno“
Daniela: „allora metto il pigiamone e torno così facciamo due chiecchiere“
si incammina verso la camera da letto, nel frattempo il mio uccello era diventato di marmo pensando alla Signora che lo guardava quasi con la bava alla bocca.
la signora Daniela torna dopo qualche minuto, con un mega pigiamone di flanella, con una zip sulla giacca. si notava da qua ad un chilometro che non avesse il reggiseno, aveva dei capezzoli durissimo.
ricomincia a parlare del piu‘ e del meno, poi cambia totalmente tono e discorso dicendomi.
Daniela: “ Andrea posso chiederti una cosa?“
io: “ Signora Daniela dopo quello che avete fatto per me chiedetemi tutto quello che volete“
Daniela: “ non è che ti metti comodo come prima? sai non mi dispiaceva“ per nulla imbarazzata
io con una emerita faccia da stupido: „Signora Daniela, ma l’avete detto voi potreste essere mia nonna. poi di là c’è vostro marito che dorme, mica mi posso mettere con sto coso al vento?“
lei mi sorride e mi dice.
Daniela: „we l’hai detto tu, tutto quello che volevo. ahahah. dai e poi si potrei essere tua nonna, ma non lo sono. sono solo una vecchietta che vuole rifrsi gli occhi. a te che ti costa? e poi lo sai che a Napoli diciamo che le cose belle si fanno vedere“
Io: “ è vero che ho detto tutto, ma voi però mi cogliete alla sprovvista. è vero anche che le cose belle si fanno vedere (ed indicando i suoi seni) perchè quelle sono coperte? ahahah“
Daniela: „allora sei proprio nu zuzzus (maiale), ahahahah e vabbè io mostro solo dopo che ti sei rimesso comodo.“
nel frattempo la mia erezione era diventata sempre piu‘ forte, e sapevo che appena messomi comodo mi sarebbe uscito totalmente dai pantaloncini, ma oramai non potevo tirarmi piu‘ indietro.
mi appoggio con la schiena al divano, allargo le gambe ed il mio uccello svelta alto duro e turgido già scappellato da solo, con la cappella lucida e turgida.
a quel punto la Signora Daniela, guarda a bocca aperta, le piace da impazzire.
Daniela: „mamma mia del camine, ragazzo a zia ma tu fai male. beate alle tue donne che se ne vedono bene. è vero che non sei fidanzato? ma sicuramente fai il porco con qualcuno“
Io: “ ahahahah come siete esagerata nei commenti Signora Daniela. non mi posso lamentare delle misure, piace lo sò bene. in quanto a dolore non dovreste chiedere a me ahahah. in effetti non sono fidanzato ma mi vedo con una donna sposata di 41 anni. che è molto presa da me. anche a me lei piace tantissimo, e stare con lei mi fà un bell’effetto“
intanto la mia mano inizia ad andare su e giu‘ sull’asta durissima, e la Signora Daniela inizia a mordersi le labbra. uno di quei gesti che a me fa perdere completamente la testa.
Io: „allora? che devo aspettare ancora? su vediamo qusto ben di dio.“
Daniela: „guarda che se le vedi non resisti e devi continuare quello che fai. come le tiene la tua zoccoletta 41enne? grosse così?“
e dicendo questo tira giu‘ la zip del pigiama, e ne tira fuori una quella sinistra. grandissima, con un capezzolone enorme durissimo, ed inizia a toccarselo.
allora io sbigottito da quella magnifica tetta, continuo ad andare su e giu‘, mi insalivo la mano sinistra e mi spalmo la saliva sul glande, facendo scivolare meglio le mani.
Io: „azz Signora Daniela ed io stavo messo bene? voi state inguaiata, nel senso buono della parola. una zizza (tetta) così manco nei porno si vede. la mia signora le tiene belle grosse e toste, ma non grosse come le vostre. qua si perde la testa“
mentre continuo sempre ad andare su e giu‘ piu‘ velocemente, lei si bagna l’indice della mano sinistra con la salviva e comincia a giocare con quel magnifico chiodino. e l altra mano nel pnatalone del pigiama fulla passera.
Daniela: „mamma mia bello di zia, beata sta signora che ti fa come vuole lei. ma che te lo fai con due mani? chissa che profumino e che sapore ha? dai quando hai finito facciamo un bel caffè, vorrei vedere come arrivi fino alla fine. chissà che effetto fà ad una vecchia come me?“
Io: „ma quale vecchi Signora Daniela, voi state benissimo. si la mia signora se ne vede proprio bene, fa cose di pazzi con sto coso (e lo sventolo per bene). perchè a voi non vi viene voglia di assaggiarlo? giocarci? se volete a disposizione, ormai se non esplodo non si ammoscia ahahah“
Daniela: „magari a zia, mi ci tufferei sopra. guardalo là quanto è grosso dai vai piu‘ veloce fai velice a questa vecchietta“
nel frattempo inizia a mordersi e leccarsi il capezzolo sinistro.
io: „mamma mia Zia Daniela chissà come ci sta bene in mezzo a quelle zizzone. così vuoi proprio che spruzzo tutto? e poi che si fa?“
Daniela: „e che si fà, tu inizia a spruzzare fammi vedere bene bene. ti piacerebbe meterlo qua in mezzo e?? secondo me impazziresti“
e nel frattempo aveva tirato fuori anche la tetta destra stringendole per farmi impazzire.
io ero sull’orlo di un eiaculazione spaventosa.
allora mi alzo e mi dirigo verso di lei, che vedendomi arrivare sempre con l’uccello in mano durissimo inizia ad arrossire.
sono in piedi alla sua sinistra, lei sempre seduta al tavolo.
inizio a sbatterle l’uccello sulla tetta sinistra, lei immobile continua a mordersi le labbra e a leccarsele.
lo sbatto sempre piu‘ forte, per farle sentire bene i colpi sulle tettone.
poi lo prendo con la mano sinistra e lo avvicino al suo viso, lei continua a guardarmi e guardalo.
lo porto a pochi centimetri dalla sua bocca, sotto il suo naso.
io: „volevate sentire com’è tosto? vi piace allora l’odore? „
Daniela: „non fare cosi a zia, se no va a finire che non resisto. e ti salto addosso. non hai un cazzo ha una pietra, che profuma di uomo. ma se spruzzi da così vicino va a finire che mi bagni, e già sono bagnata.“
cosi dicendo mi fa vedere la mano tirata fuori dai pantaloni del pigiama, fradicia di succo di donna e se le lecca e poi me le fa leccare.
aveva avuto un orgasmo gustosissimo.
il suo respiro sul mio uccello era molto piu‘ forte ed io non resistevo piu‘.
a quel gesto l’eccitazione è alle stelle, continuo a schiafferggiarle la tetta con l’uccello ed aumento la frenesia della mia mano andando sempre su e giu‘.
sono quasi al culmine e lei se ne rende conto.
io: „zia non resisto piu‘, ora ti faccio una bella doccia. mi hai fatto solo schiattare ma non hai voluto fare nulla, ora sarai punita“
e da quelle parole iniziano ad uscire dal mio glande numerosi schizzi di sperma bollente e cremoso, che le vanno sul viso e sulle tettone. lei dalla sorpresa rimane a bocca aperta e qualche schizzo le va anche in bocca.
approfitto della situazione, lei ancora a bocca aperta le poggio il gande in bocca, con la mano destra le spingo la testa sul mio uccello e con la sinistra le martorizzo la tetta sinistra.
Daniela: „mamma mia a zia, e quanta roba, e che sapore meraviglioso. (e conitnua a metterselo in bocca) lo amo, lo voglio sempre. e che mi sono persa, perchè non te l’ho fatto io? ma che stronza che sono.“
Io: „zia allora ti piace tantissimo? (spingo sempre piu‘ a fondo) lo vuoi dentro di te? (lei annuisce) no, non te lo dò. mi hai fatto segare quando eri tu che dovevi darti da fare. ora lo avrai solo quando io vorrò, ora però…..“
mi abbasso tra le sue gambe, le sposto un pò il pantalone nel frattempo lei immobile ed incredula.
Io: „fammi assaggiare meglio qua sotto“
le dò una forte annusata, ed una sola ma immensa leccata. un sapore stupendo forte, di una donna che ai suoi anni, ma ha ancora il sapore di DONNA VERA.
mi alzo, rimetto a nanna l’uccello, le dò un bellissimo bacio appassionatissimo, perchè sono stato veramente bene.
la sua lingua nella mia bocca sembrava impazzita.
Io: „Buona Notte Signora Daniela“
e mi stendo sul divano per dormire.
lei mi raggiunge, si inginocchia al divano, con la mano destra afferra delicatamente il mio uccello e mi dice in un orecchio.
Daniela:“ non credere che finisca così. dopo che mi avrai posseduto come si deve potrai anche non salutarmi piu‘ ma ti desidero da impazzire. notte“
lei si dirige nella sua camera e va a dormire.
da quel giorno come vanno le cose con Daniela?
non male, ma questa è un ‚altra storia.
spero vi piaccia.
ciao a tutti Andrea John2783