Il lento scivolare di una coppia verso gli abissi
La notte per le tre ragazze fu abbastanza tranquilla anche se le aspettava la punizione che Maria aveva promesso loro, ma ormai era assuafatte alla loro condizione e il fatto di poter per una volta dormire tranquillamente le aveva rese felici o perlomeno non preoccupate e trascorsero sonni abbastanza tranquilli.
Sulle dieci di mattina Ivana, Francesca e Marta furono convocate da Peter che disse loro che la sua amica Maria non era stata soddisfatta del loro comportamento in quanto non avevano dimostrato quel livello di sottomissione che normalmente lei si aspettava da una schiava.
Le ragazze furono appoggiate al muro e Peter le spogliò fino a scoprire le terga, prese una stecca di legno e diede cinquanta colpi sui sederini di ognuna delle ragazze. I culetti delle tre ragazze erano di colore rosso vivo e faceva loro talmente male che avrebbero avuto problemi a sedersi.
Le ragazze furono separate e Peter disse ad Ivana che sarebbe stata riportata in Baviera e avrebbe potuto rivedere suo marito e che il periodo che erano state noleggiati era finito e sarebbero stati riconsegnati a Giuseppe.
Ivana durante il viaggio era contenta pensò tra sè e sè che forse il loro supplizio era finito e che finalmente sarebbero tornati a una vita normale, anche se le striature rosse che aveva sul sederino le provocava un bruciore tremendo a contatto col sedile dell’aereo.
Scesa dall’aereo, all’aereoporto di Monaco potè finalmente riabracciare suo marito Marco, che però frustò subito le sue speranze, dicendole che Giuseppe li stava aspettando in una macchina fuori dall’aereoporto.
Una volta montati in macchina Giuseppe raccontò quello che aveva subito Marco durante il periodo che Ivana era stata nella villa di Peter: aveva subito una tremenda umiliazione per giorni il suo uccello era stato chiuso in una cintura di castità da parte di Claudia la moglie di Peter che aveva dato ordine alle sue ancelle una volta all’ora di toglierla e di masturbarlo, ma senza farlo godere. Avevano infatti l’ordine di fermarsi sempre due tre colpi prima del punto di non ritorno e questo per giorni finchè ieri nelle ultime ore in cui Claudia aveva a disposizione Marco le fece sborrare, ma non godere nel senso che ordinò alle sue ancelle di fermarsi subito dopo il punto di non ritorno, in modo che sborasse, ma non che godesse. Giuseppe concluse dicendo le donne come sadiche sono sempre più fini di noi uomini.
A questo punto Ivana chiese a Giuseppe dove sarebbero stati portati e lui disse a una nuova asta per essere assegnati a due nuovi sadici. Ivana guardò Giuseppe con un sguardo avvilitò e lui gli disse con sorriso beffardo che cosa pensavi puttanella che aveste saldato il vostro debito con me..
Il giorno dopo furono accompagnati in una grande discoteca di Monaco dove si sarebbe svolta l’asta.. Sia gli uomini che le donne furono completamente spogliati e gli astanti facevano offerte dalla platea e talvolta scendevano a sincerarsi della merce un po’ come si fa col bestiame per quanto riguarda gli uomini soppesavano le palle e le dimensioni del pene, per quanto riguardava le donne venivano soppessate le tette, strizzati i cappezzoli e il clitoride.
A un Certo punto fece il suo ingresso in sala Maria, la mistress che Ivana aveva conosciuto bene suo malgrado che si dimostrò subito interessata ad Ivana e ad altre tre ragazze: Luana, Carolina, Jessica e Jenifer e fece un offerta sensazionale dicendo che le avrebbe comprate e non nollegiate. Giuseppe acconsentì fiutando l’offerta e disse come regalo per tutti i soldi che mi dai cara Maria ti faccio un regalo: ti dono uno schiavo dal masochismo eccezionale Marco il marito di Ivana.
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