Giada e Gianluca
Giada giaceva ancora assopita nel suo letto, calda e sudata. Cercava un motivo valido per alzarsi ed affrontare una nuova giornata mentre la sua mente ripercorreva , attimo dopo attimo, il tempo appena trascorso in compagnia di Gianluca.
Eh si, se lui fosse stato ancora lì, lei lavrebbe svegliato dolcemente ; avrebbe iniziato ad accarezzare il membro di lui con la mano per poi avvicinarsi con la bocca ed iniziare a leccarglielo. La sua lingua sarebbe corsa ritmicamente dal basso verso l’alto e dall’alto verso il basso, scivolando lungo tutti i lati del meraviglioso membro di Gianluca fino a vederlo ergersi in tutta la sua maestosità e prepotenza. A quel punto l’avrebbe ingoiato completamente ; in fondo era suo, tutto suo.
Che immensa soddisfazione vedere il corpo di Gianluca contorcersi dal piacere mentre il suo uccello entrava ed usciva dalla sua bocca, umido di saliva.
Che bel modo di iniziare la giornata, pensava tra se Giada. Così ci si sente davvero vivi, appagati.
Gianluca era entrato nella sua vita grigia e senza sole, scandita dal solito tran tran quotidiano, come un tornado, proprio quando lei ormai pensava che non fosse più possibile vivere emozioni nuove ; il lavoro, la casa, i figli, il sesso con suo marito, consumato frettolosamente e per mero dovere, senza soddisfazione.
Per trovare una ragione alla sua esistenza Giada si guardava in giro ; in fondo tutti vivono così pensava.
I desideri,i sogni, le fantasie sono cose da ragazzi: quando si è adulti non c’è più spazio per essi, occorre essere responsabili e non perdersi in fatue utopie.
Apparentemente Giada non aveva motivo per essere insoddisfatta della sua vita ; aveva una bella casa, due figli adorabili, una occupazione che le garantiva lindipendenza economica, un marito con una buona posizione economica e sociale ; molte sue amiche la invidiavano di sicuro.
Eppure Giada continuava ad essere infelice ; si trascinava tra le mille incombenze della sua esistenza trascurando se stessa e le sue esigenze. Ogni tanto cercava di consolarsi pensando come, un giorno, quando i figli avessero raggiunto una loro indipendenza, si sarebbe potuta ritagliare degli spazi per se e per la sua grande passione, i viaggi. Passione alla quale aveva dovuto rinunciare per la ritrosia del marito a spostarsi da casa anche solo per pochi giorni.
Invece, da quando aveva conosciuto Gianluca, Giada aveva iniziato ad osservare le cose da molteplici prospettive. Lui le aveva fatto scoprire l’amore, quello vero, il piacere, la passione quali elementi essenziali della vita.
Quando riuscivano ad incontrarsi passavano ore ed ore a fare l’amore senza smettere mai ; lei lo baciava così intensamente da togliergli il respiro, lui era sempre dolcissimo : la accarezzava con una tenerezza infinita e ricambiava i suoi baci con analogo ardore. Poi la passione che lui aveva,scoppiava in tutta la sua incredibile prepotenza ; Gianluca iniziava a leccarla in ogni angolo del suo corpo, e quando si soffermava con la sua lingua all’interno delle cosce di lei, Giada perdeva il controllo di se stessa e lui continuava, le infilava la lingua nella sua umida fessura ed iniziava a muoverla senza tregua, poi le mordicchiava il clitoride ed infine tornava ad immergere la sua lingua dentro lei fino a farla venire. Tutte le membra di Giada si agitavano convulsamente e scoordinatamente per il piacere, mentre lui,non pago, si dissetava col succo di lei.
Giada si godeva ogni singolo istante come fosse stato l’ultimo attimo della sua vita. Non aveva mai provato nulla di simile in passato.
Non aveva mai avuto un uomo che si dedicasse a lei, che le facesse provare il piacere in tutte le sue sfumature. Ed ogni volta che facevano l’amore non era mai uguale ; scoprivano sempre qualcosa di nuovo, di più intenso. Non era solo sesso, era l’incontro di due anime alla eterna ricerca dell’appagamento fisico e mentale.
Negli anni Giada si era abituata a rapporti sessuali vissuti frettolosamente, ove l’importante per il marito era svuotarsi, ed il piacere era un aspetto meramente accessorio.
Giada ignorava completamente il concetto di piacere, da raggiungere reciprocamente senza limiti di tempo e spazio.
Era per lei una dimensione completamente nuova, che le aveva letteralmente sconvolto la vita.
Con Gianluca aveva imparato a fare l’amore, ma soprattutto aveva capito cos’era l’amore in tutte le sue componenti, a volte anche dolorose.
La sua vita non sarebbe mai più stata la stessa, e questo la spaventava molto.
A volte provava un profondo rancore, quasi odio, nei confronti di Gianluca, perché era entrato in lei con una violenza tale da stravolgere il suo precario equilibrio di vita, faticosamente costruito anche tacitando alcuni aspetti della sua natura. E detestava anche se stessa per avergli permesso di entrare nella sua vita senza valutare le conseguenze di questo passo.
Ed ora cosa avrebbe fatto ?