Da cosa nasce cosa
Da cosa nasce cosa
Un giorno d’estate di tempo fa, mi trovai per caso a prendere un aperitivo in un piccolo bar di un paese ai confini con la toscana. All’improvviso senti “Ma guarda chi c’è” ricevendo una pacca sulle spalle, era un caro amico con cui andavo spesso e volentieri in discoteca. Quando lo vidi, rimasi male poiché era da parecchio che non ci vedevamo, cosi iniziammo a parlare del più e del meno, il tempo passo cosi in fretta che si fecero immediatamente le 20:00. Era tardi per andare a casa, ed era presto per uscire, allora il mio amico mi disse “ scusa cosa devi fare ora, perché non andiamo a cena a XXXX ce la festa di paese ” io pensai tra me che non ero mai stato in quel paese, non avendo nulla da fare, dunque risposi immediatamente di “SI”.
Dato che non ci piace fare file chilometriche andammo in un ristorante che si affaccia sulla piazza del piccolo borgo da cui si vedeva parte della festa.
Trovammo un posto a sedere in un tavolino a ridosso della strada, il locale si pieno velocemente tanto che all’ingresso si creo una fila lunghissima.
Essendo il nostro tavolo, posto lungo la strada, sentimmo due belle donne che dicevano “accidenti siamo arrivate troppo tardi e già tutto pieno!” guardando dentro il locale videro che non c’era posto e rimasero a parlare tra di loro. All’inizio sia io che il mio amico, non ci facemmo caso più di tanto. Passati dieci minuti le due dame si avvicinarono al nostro tavolo e videro che c’erano due sedie libere. Iniziarono a guardarci parlando sotto voce, fino a quando una delle due con tono impostato disse “qui facciamo mezza notte, salvo che questi due bei ragazzi non ci invitino a sederci con loro!!” Non potemmo fare a meno di sentirle e di chiedergli se parlavano di noi. Ingenuamente e quasi spontaneamente rispondemmo contemporaneamente “prego accomodatevi”.
Appena sedute le due donne ci ringraziarono dell’ospitalità e iniziammo a parlare.
Ora non so se per effetto del buon vino o se per effetto del buon cibo, ma le due Madame iniziarono a sentire caldo slacciandosi i primi bottoni delle camicette, a quel punto iniziammo a fare stupide battute tipo “ ma che bel panorama “ e cose cosi; le due donne invece di dimostrare distacco sembravano felici dei nostri commenti fino a quando una disse esclamo “be anche voi siete un bel panorama chissà cosa nascondete” Io e il mio amico ci guardammo negli occhi per stabilire con chi dovevamo provarci e in un attimo sia io che lui iniziammo ad allungare le mani sulle gambe delle signore, le quali contraccambiarono il gesto.
Una delle due donne disse “certo che qui fa molto caldo, e non mi va il dolce, perché non andiamo a casa mia dove c’è l’aria condizionata e ci rinfreschiamo” a quelle parole rimanemmo male e dicemmo contemporaneamente di “si”.
In pochi minuti raggiungemmo a piedi il piccolo appartamento di una delle due signore.
Ci mettemmo comodi sul grande divano con noi due posti al centro e loro alle estremità. Senza tante parole le due donne ridendo iniziarono a baciarci ed ad accarezzarci da sopra i pantaloni.
La situazione iniziava a diventare molto calda quando una delle due si alzo per andare dalla sua amica baciandola sulla bocca.
Li increduli e impreparati ci alzammo per raggiungerle ma loro ci ributtarono sopra il divano dicendoci “ CARI senza fretta, tiratelo fuori e iniziate a scaldarvi guardandoci” a quel punto capi che loro erano veramente due dee del sesso.
Mentre noi lo tirammo semplicemente fuori ed iniziammo a menarcelo loro iniziarono con una serie di carezze sinuose lente come se si sfiorassero, poi iniziarono a leccarsi i capezzoli l’una con l’altra. Ai primi ansimi le due iniziarono a toccarsi reciprocamente i sederi allargando e stringendo le chiappe con forza affondando le dita in quelle carni bianche e vellutate.
Si levarono lentamente le mutandine ed iniziarono a toccarsi le due piselline una completamente rasata e l’altra con un triangolino sopra.
D’un tratto smisero di leccarsi e vedendo che noi aravamo eccitati come tori, vennero verso di noi prendendolo in bocca.
In quel momento non riuscivo a capire cosa stava succedendo, non sapevo se era un sogno oppure realtà!!
Le mani erano un groviglio non sapendo neppure cosa si toccava andando cosi alla ricerca di tutto ciò che era caldo.
Le due donne iniziarono un 69 dicendoci prendeteci.
Io senza tante parole iniziai mettendolo nella pisellina della mora posta sotto mentre l’amica le leccava il clitoride massaggiandolo con le mani.
A quella vista pensai che se fossi venuto subito avrei fatto una figuraccia e dentro la mia testa pensai a cose stupide, cercando di ritardare l’orgasmo ma e stato tutto inutile quando le due signore da sotto i cuscini del divano tirarono fuori due grossi vibratori mettendolo nei rispettivi sederi. A quella vista io e il mio amico venimmo uno dietro l’altro. Le due iniziarono a pulire le nostre cappelle per poi iniziare a leccare lo sperma sparso, nei loro corpi, senza fermarsi le due donne continuarono a leccarsi e a giocare con i due vibratori; una delle due disse (non ci lasciate cosi a meta siamo due vacche da monta) a quelle parole non facemmo in tempo a dire A che i nostri cazzi erano carichi per la seconda mandata, io lo misi nel sedere della castana, la quale chiese al mio amico di metterlo nella fica che stava per venire. Subito dopo tocco alla mora la quale venne come un fiume in piena. Le due leccavano tutto ciò che era liquido e che usciva da tutti i nostri genitali senza far cadere nulla.
Io venni per la seconda volta quando senti la pisellina della mora contrarsi per il secondo orgasmo.
Esausto ma felice iniziai a giocare con i grossi vibratori aiutando l’amica a leccare la compagna mettendogli anche le mani nella pisellina che sembrava cosi elastica che ci sarebbe entrata anche la seconda mano, ma mi fermai perché urlava e gemeva, contorcendosi di piacere. Non so il tempo che è trascorso ma continuammo cosi fino a quando non ci risvegliammo tutti nudi e felici la mattina dopo.
Da cosa nasce cosa.
BY ITALICO 78