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Sesso nella cabina della spiaggia

Racconto trovato in rete su xhamster.

In spiaggia quando sei in compagnia di una dozzina di amici ci si diverte tantissimo, tra una partita di beach volley, calcio o una nuotata nel mare cristallino e del buon vero sesso, purtroppo non riuscire a combinare nulla è davvero frustante, sopratutto se sei circondato da ragazze bellissime alle prese con la “sindrome della zoccola estiva”.
Ero riuscito a instaurare un bel rapporto con una di loro, 1,70 fisico “snello” ma con belle forme, gambe magre, poca pancia ma tonica, terza di seno, capelli castano scuro e occhi verdi, insomma, una tipica bellezza di origini meridionali anche se nata nel nord, inutile dire che interagire con lei mi eccitava perché alla fine il pensiero era uno solo, nonostante si era solo scherzato e giocato in spiaggia, fra una cosa e l’altra era un continuo scambio di sguardi. Un pomeriggio mi feci accompagnare su in camera (abbiamo hotel diversi) per una dimenticanza, ma anche un amico si offrì di accompagnarci, con grande tristezza fui obbligato a soffocare ogni voglia, ma soli in ascensore (l’amico aveva preso le scale), il gioco di sguardi diventò desiderio, a causa del terzo incomodo non riuscii a farla mia per chissà quale motivo, per tutto il pomeriggio non riuscii a toglierle gli occhi di dosso, di sera non riuscimmo a vederci per suoi impegni con un’amica.
La mattina dopo andai in spiaggia, la trovai li con gli amici, mi mangiava letteralmente con gli occhi, io avevo davvero voglia di scoparla non desideravo altro, mentre facevamo il bagno lei uscì prima con altre due amiche, una volta raggiunto il loro ombrellone queste mi dissero che era andata al bar ad ordinare il pranzo, a quell’ora in spiaggia faceva veramente caldo, quasi tutti erano andati via per pranzo. Terminammo il pranzo con un freddo calippo ed ecco che il più scontato giochetto da troia diventò realtà, tanto banale quanto estremamente eccitante ecco che cominciò a leccare il calippo come se fosse stato un pene, anzi lo succhiava proprio mentre si destreggiava con aria comunque innocente per non attirare l’attenzione, mi guardava dritto negli occhi, inutile dire che il mio pisello cominciò a lievitare, pregavo non dovessi alzarmi per fare chissà che cosa, quando finì il calippo se ne andò verso le cabine della spiaggia dicendo di dover andare in bagno ma mi lanciò un’occhiata davvero eccitante.
Dopo aver tergiversato per circa un minuto mi alzai anche io, andai nella stessa sua direzione, prima del bagno c’era la fila delle cabine, in una a metà vidi il suo bikini appeso alla maniglia della porta come a dire che c’era qualcuno dentro a cambiarsi, la chiamai per nome ma non sentendo risposta non esitai ad abbassare la maniglia, la porta non era chiusa dall’interno, quando aprii la trovai seduta sulla stretta trave che faceva da panca, era tutta nuda con le mani appoggiate sulla trave, così che le braccia stringevano il seno e coprivano i capezzoli, le gambe accavallate nascondevano la zona pubica. Mi disse di chiudere la porta, lo feci, si avvicinò a me e mi abbracciò, aveva le mani e le tette fredde come asciugate dopo la doccia, mi baciò e le sue labbra e la sua lingua erano morbide ma i suoi baci intensi e corposi, dopo aver passato le mie mani sulla sua schiena le accarezzai i glutei ma lei me le prese e me li fece stringere, poi mi disse.
“Non ti preoccupare, ho sentito che ti si è già indurito il cazzo, sarebbe un problema se non fosse così.”
Le risposi.
“Beh, ce l’avevo duro anche quando ti guardavo semplicemente mangiare il calippo!”
Con una calma sensuale e un sorriso eccitante esclamò.
“Già presumo che allora tu abbia le palle piene di stare solo a guardare, svuotiamole ste palle!”
Rimasi senza parole, la guardai a bocca aperta, mi appoggiò l’indice di una mano sulle labbra, con l’altra mano scese lungo il mio torace, poi l’addome, mi abbasso il costume e mi afferrò il cazzo, dopo una leccata a tutta lunghezza le finì in bocca, in quel momento sentii un brivido lungo la schiena e un forte calore sul glande, mi dovetti sedere sulla panca mentre lei inginocchiata dimostrava le sue doti di pompinara, è difficile da descrivere, non era una pompa ma un’esperienza estasica, è come se mi fosse finito il pisello in un pene-lavaggio, leccava, succhiava, pompava, ciucciava, sciacquava con la sua saliva, smanettava, spremeva, io in realtà non sapevo se perdermici e magari venire o trattenermi nell’eventualità che le cose degenerassero ulteriormente. Scelsi la seconda opzione (tanto sulla prima potevo ritornarci in qualsiasi momento), drizzai le orecchie per sentire se ci fosse qualcuno nei paraggi, ad un certo punto mi prese la mano e la fece passare tra le sue cosce arrivando in cima, la mia mano si inzuppò, aveva la figa tutta bagnata, a quel punto mi tirò una succhiata fortissima che quasi urlai (di piacere) ma riuscii a trattenermi, mi doveva bastare e fu ora di invertire i ruoli. Io mi inginocchiai (non senza difficoltà su quelle scomodissime assi di legno!) e lei si sedette sulla trave a gambe spalancate, che meravigliosa visione quella di una vulva succulenta che aspettava una bocca che se ne impadronisse, le due spesse labbra esterne (se fosse stata a gambe socchiuse avrebbero sicuramente nascosto quelle interne e il sublime contenuto che invece mi appariva), il clitoride in evidenza, circondato da filamenti trasparenti, segno che era pronta a ben altro che alla bocca. Comunque sia affondai la lingua, mi immersi in una figa bollente, fradicia, le secrezioni dolci, segno che la sua doccia era stata accurata (e non disinteressata), cominciai ad accarezzarle le labbra con la lingua, poi girai intorno al clitoride, sollevandolo, abbassandolo, poco dopo mi sussurrò di andare più forte allora cominciai ad alternare grosse leccate a leggere succhiate, andando avanti e indietro su e giù come fosse un gelato, da silenziosa cominciò a gemere, a tremare (la trave vibrava) allora mi staccai, la pregai di rimanere silenziosa, siccome mi ero staccato si alzò in piedi si girò poggiando i gomiti sulla panca e mi mise il culo di fronte era la dimostrazione che voleva essere scopata a 90, mi disse.
“Ficcamelo svelto!”
Allora glielo infilai tutto dentro in una botta sola provocandole un acuto urlo di godimento, mi diceva di sbatterla forte veloce, io non mi tirai indietro stringendole il bacino con le mie mani, sentivo i suoi muscoli pelvici contrarsi, la sua vagina mi strangolava il pene, non mi fermavo, le mie palle sbattevano contro la sua figa aperta, respirava sempre più avidamente e si contraeva più frequentemente, stava per venire, disse.
“Minchia come godo, sbattimelo nel culo!”
Non passò neanche un secondo dalla fine della domanda, la inondai di sperma continuando a scoparla, l’idea del sesso anale mi fece impazzire aveva l’ano zuppo, sarebbe forse stato abbastanza facile ma incominciarono a sentirsi dei passi all’esterno, segno di movimento, non conveniva proseguire, mi fissò, io zitto con respiro frettoloso ma silente la fissai estasiato.
“Ti è piaciuto farti ciucciare il cazzo?”
Mi chiese.
“Domanda retorica.”
Risposi e lei continuò.
“Tanto lo so che volevi venirmi in bocca lo sentivo gonfiarsi.”
Così si sedette, mi ripulì interamente dalla cappella alla base, sembrava non fossi venuto, leccò tutto, si pulì le labbra con un telo e se lo legò intorno al corpo, uscì dalla cabina, mi lasciò da solo ancora febbricitante per l’incontro ravvicinato, aspettai qualche minuto fisiologico e raggiunsi anche io l’ombrellone, non prima di essermi fatto una doccia refrigerante.

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Le due signore della palestra

Questa storia risale a quando ero soltanto un “ragazzino”.
Ero da poco iscritto alla palestra e ci andavo quasi tutti i giorni. Un pomeriggio andai normalmente come sempre e mi apprestai a iniziare il riscaldamento per poi avviarmi verso gli attrezzi. Mentre facevo il tapis roulant che si trovano quasi vicino al ingresso intravidi entrare due signore (più o meno sui 30-35 anni) che si somigliavano molto infatti erano sorelle. Erano entrambe alte, biondone, capelli una corti mentre l’altra lunghi e belle forme che lasciavano intravedere nei leggins che indossavano e due seni sfolgianti nelle canotte. Iniziano anche loro il riscaldamento e vederle sudare sul tappeto mi eccitava, dopo i soliti 10 minuti noiosi di tappeto (anche se in quella circostanza noiosi non furono) mi apprestai a fare i piegamenti mentre loro andarono a fare altri esercizi con l’istruttore. Mentre facevo gli esercizi dagli specchi della palestra (coprono tutte le pareti) vedevo loro fare certi esercizi piegandosi e non vi dico che veduta 🙂 . Dopo questi esercizi di rito arrivò il momento degli attrezzi ed ecco che l’istruttore ci congiunge e dice di alternarci con gli stessi attrezzi.
Io mi rivolgevo con il “voi” perchè erano pur sempre signore più grandi di me ma loro si presentarono e dissero <<CHIAMACI PURE MARIA E ELENA>> così mi presentai anche io.
Durante gli attrezzi vedevo anche i loro seni balzare ma resistevo ed ecco che arrivò un attrezzo dove si era al contrario e una di loro non sapeva salirci e la diedi una mano toccandola anche un pò il culo. Durante gli esercizi squillò il cellulare di Elena e lei rispose direttamente lì e la sentì dire <<CIAO AMORE.. SISI.. VA BENE DOMANI ALLORA ALLE 8 QUANDO PORTO LA BAMBINA A SCUOLA TU PASSA CON L’AUTO IO SUBITO SALGO… NON PREOCCUPARTI VA A LAVORO>> e riattaccando si guardano in faccia lei e la sorella e ridono. Maria gli dice <<IL CORNUTO SICURO CHE VA A LAVORO? ALTRIMENTI CI VADO IO CON QUESTO>> a quel punto capii che dovevano essere due zoccolone.
Finiti gli esercizi mi salutarono e io mi apprestai ad andare nello spogliatoio a prendere la mia roba per andare via e così feci. Loro se ne andarono per fatti loro. Per strada pensavo a loro quando sentii una macchina bussarmi e farmi cenno di avvicinarmi andai ed erano loro che dissero <<PICCOLINO ABITI LONTANO? VUOI UN PASSAGGIO?>> a quel punto accettai e mi sedetti dietro. Loro avevano ancora del sudore che gli colava e mi partii un’erezione che fece gonfiare la zona. Loro fortunatamente erano di spalle ma ad un certo punto si fermarono e dissero <<ASPETTA DOBBIAMO ANDARE UN ATTIMO DENTRO SE VUOI VENIRE VIENI POI DOPO TI DIAMO IL PASSAGGIO>> così scesi ed entrai insieme a loro. Mi fecero accomodare in salone e loro andarono in una stanza dicendo <<DOBBIAMO PRENDERE CERTA ROBA>> sinceramente andai a spiare e intravisi a una di loro che infilava un vibratore nella vagina del altra a quel punto iniziai a masturbarmi era davvero uno spettacolo guardarle ma una di loro scorse la mia ombra dal vetro della porta e subito aprì quest’ultima scorgendo me col cazzo in mano a pugnettarmi. Disse <<AH TU FAI IL SOLITARIO? VUOI UNIRTI ALLA FESTA?>> e iniziò a baciarmi dopodichè si aggiunse anche l’altra. Mentre una mi baciava l’altra in ginocchio iniziò a farmi un pompino sbalorditivo. In men che non si dica ci spogliammo tutti e tre completamente e loro si misero stese sul letto e mi chiamavano <<PICCOLINO VIENI DA NOI Sù TI DIAMO AD ALLATTARE>> mi buttati di corsa con la testa in quei 4 iceberg ma Maria già lo voleva dentro e subito mi tirò a lei allargando le gambe ospitandomi nel suo paradiso così iniziai a penetrarla mentre Elena me la metteva in faccia ed io la slinguazzavo tutta. A quel punto toccò il momento di Elena a prenderlo ma lei mi offrì il culo e iniziai a incularla sfondandola mentre la sorella gli faceva un ditalino. Sono sincero non durai molto perchè subito sentii la sborra salire a quel punto si misero entrambe con la faccia vicino al cazzo ed ecco che schizzai un pò a Maria e un pò a Elena. Loro iniziarono a scambiarsi la sborra che avevano in bocca l’una con l’altra dopodichè per pulirci mi invitarono ad andare nella vasca da bagno con loro ma siccome andavamo un pò stretti Elena si sedette su di me. Nella vasca non fu un semplice bagno perchè ci furono altrettanti baci con la lingua accompagnati da ditalini e pugnette.
Finiti il porno-bagno ci vestimmo e loro mi diedero il passaggio con la macchina. Mi feci lasciare a un pò di metri da casa per evitare di essere beccato da qualche familiare e loro mi diedero il loro numero di telefono dicendomi che erano disponibili quando volevo. Sapete com’è andata nel corso degli anni? Quel numero l’ho sfruttato e attualmente le “frequento” ancora avendo il dubbio anche di avere una figlia con Elena che però gli esami hanno smentito. Erano ma sopratutto sono ancora due stupende signore.

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Il pompino migliore della mia vita (storia vera di

Quando aprivo gli occhi, quello che vedevo era solo una testa che si muoveva avanti e indietro ed il suo labbro superiore che scivolava sul mio cazzo. E le sensazioni che provavo erano di libidine pura. Ma partiamo dall’inizio.
Come tante altre volte ero tornato al cinema Roma di Torino, sapendo che avrei potuto trovare qualche bella situazione.
Non mi interessava assolutamente il titolo del film, mi serviva solo per eccitarmi; per me, come per tutti i presenti, c’era interesse solo per il “movimento” in sala. Appena entrato andai a sedermi al centro di una fila nella parte posteriore del cinema, in modo da lasciare lo spazio per qualche eventuale (e desiderato) avventore.
Avevo preso l’abitudine di non indossare gli slip quando andavo al cinema, in modo da essere pronto a tirare fuori il cazzo senza troppi traffici e mi piaceva anche la sensazione che provavo sentendo strofinare la cappella nei jeans, ma soprattutto mi piaceva sentire la cucitura dei jeans che si infilava tra le chiappe e mi sfiorava il buchetto…
Le scene sullo schermo iniziarono a fare effetto e tirai fuori il mio cazzo già bello duro. Guardando in giro vedevo che non c’era molta gente, tutti seduti da soli tranne un ragazzo giovane che era seduto qualche fila davanti a me: era da solo, ma presto arrivò un tipo che si mise al suo fianco. La situazione sembrava interessante. Il ragazzo non disse niente e non lo guardò nemmeno, sembrava timoroso. Il tipo invece, sui 50 anni, sembrava sicuro e si avvicinava sempre di più. Dopo pochissimi minuti vedevo solo più la sua schiena andare su e giù, impegnato sicuramente a fare un bel pompino al giovanotto.
La mia eccitazione, e la mia invidia per il ragazzo, continuavano a salire… il mio cazzo reclamava attenzione, ma non volevo ancora sborrare. Sono bastati pochi minuti al tipo per completare la sua operazione e poi si sono alzati tutti e due: il ragazzo andò verso l’uscita ed il tipo prese a girare in sala. Io ero sempre lì con il mio cazzo duro che mi segavo senza cercare di nascondermi, anzi sperando di essere visto. Infatti il tipo mi vide e dopo un incrocio di sguardi, come per chiedere il permesso, si sedette accanto a me. Oramai ero senza scrupoli e senza vergogna: continuavo a segarmi di fianco a lui che mi guardava, mi sorrideva e guardava il mio cazzo che lasciava uscire le classiche goccioline dovute all’eccitazione.
Appena provò a toccarmi io mi ritirai un pochino, sempre continuando a segarmi. Lui pareva stupito. A quel punto io andai nei servizi e mi infilai in un bagno senza chiudere la porta. Dopo meno di un minuto arrivò lui e mi chiese “posso darti una mano?” Feci cenno di si, lui entrò subito e chiuse la porta. A quel punto mi trovavo nel cesso di un cinema porno, con il cazzo in mano, davanti ad un perfetto sconosciuto che mi disse “un cazzo così mi piacerebbe anche prenderlo nel culo!” , ma io continuavo solo a segarmi guardandolo in viso.
Ed ecco che lui si abbassa e me lo prende in bocca: mi è sembrato di sprofondare, di volare, di entrare in paradiso… ad ogni suo movimento mi girava la testa e mi sentivo succhiare anche l’anima… Io ero super-eccitato e avevo il cazzo che sembrava di marmo. Non c’ è voluto molto per essere vicino a sborrare. Gli dissi “sto per venire”, ma lui mi guardò e non si staccò nemmeno per un secondo… ed ecco che i brividi lungo la schiena arrivano fino al cazzo e sparo una quantità incredibile di sborra nella sua bocca! Lui continuava a tenere tutto in bocca, per sputare poi tutto insieme nel WC.
Io ero al settimo cielo, con un fremito lungo la schiena e le gambe dovuto alla grande eccitazione che non diminuiva: avevo ancora il cazzo duro e glielo avrei messo volentieri nel culo se non se ne fosse andato, ma solo dopo avermi detto “grazie” guardandomi diritto negli occhi.
Oramai sono passati più di 20 anni da quella serata, ma la sensazione che ho provato è ancora viva in me e posso dire che è stato sicuramente il più bel pompino della mia vita.

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Pensieri sulla mamma della mia Ex morosa

Inizio a dire che le Donne più grandi mi attirano di più delle ragazzine.
E cosi un giorno d’estate dopo una giornata in piscina, vado a casa della mia ex, ed esce di casa la madre, più o meno alta come la mia ex morosa, capelli lisci, tettine piccole e a pera(nonostante la sua età) ed un vestitino che mi ha fatto drizzare subito il cazzo, non aveva neppure su il reggiseno!
La tipica donna di 47 anni sposata con figli e molto riservata e pudica… questo connubio mi eccita ancora di più allora ho iniziato a fantasticare su di lei.
Un pomeriggio vado a prendere la mia ex ragazza a casa, ma lei è dalla sua vicina a curare il bambino, la madre mi invita in casa e mi chiede se voglio un caffe… non mi faccio perdere l’occasione! Si grazie mille. Era vestita normale ma la mi fantasia gia galoppava. prepara il caffe e si siede con me al tavolo e iniziamo a parlare di un po di tutto… ad un certo punto il mio sguardo cade sulle tettine anche li non indossava il reggiseno. Un po’ imbarazzata e rossa in viso mi dice:” Ma che cosa guardi?” io con una notevole erezione nego tutto e volto lo sguardo fuori dalla finestra.
di botto si alza corre in camera e dopo cinque minuti torna con il vestitino estivo che indossava la settima prima.
Esclama… Ora respiro… avevo caldo…
Io faccio sempre finta di nulla e mi trattengo, lei mi dice tu non hai caldo?
annuisco e fingo di giocare con il cane sotto il tavolo.
Sono con la testa sotto il tavolo e vedo le sue gambe, le sue cosce, e il mio pisello che diventa sempre più duro.
Senza dire nulla apre le gambe di s**tto… e li vedo le sue mutande bianche e sotto si intravede la figa pelosa, non so più che fare mi sollevo e sono rosso in faccia, lei sembrava eccitata e vergognata.
Mi dice a voce bassa bello il cane? e io si si bellissimo!
Per deviare all’imbarazzo mi alzo dalla sedia e mi dirigo verso la finestra, senza accorgermi che il mio cazzo era duro… lei mi guarda rossa in viso… e mi dice:” Ma come mai? è stato il cane? ridendo e prendendomi in giro.
Subito dopo gli rispondo e gli dico:” No sei stata tu!! le tue mutande mi hanno fatto eccitare”
In quel momento cambia il suo tono di voce.
Ed inizia a spiegarmi che non ha rapporti con il marito da un anno e non resite più!
Io sempre imbarazzato mi giro e gli chiedo perché? con una donna cosi bella!!
Lei si alza mi prende per mano e mi porta in salotto li iniziamo a parlare.
lei è seduta sul divano e io pure con le sue gambe distese su di me, e io accarezzo volentieri e li inizia a sfogarsi… Sai dopo anni di matrimonio non è più come prima lui mi guarda ma non abbiamo più l’intesa di prima. io ascoltavo le sue parole cosi tanto per accontentarla perché ero super eccitato. ad un certo punto mi dice.” ma perché ti fermi sulle cosce?” non mi faccio ripetere due volte le cose e subito infilo le mani sotto il vestito e vedo le mutande bianche che mi hanno fatto eccitare. In un secondo gli sfilo il vestito e rimane in mutande sotto di me senza dirgli nulla mi spoglia con foga e rimaniamo in mutande a guardarci e toccarci piano piano… Ad un certo punto suona il mio telefono… panico era la mia morosa che mi diceva che non sapeva a che ora tornava a casa… io prendo la palla al balzo e gli dico:” si certo amore non c’è problema fai con calma”
Subito mi fiondo sulla mamma, e iniziamo a limonare e a baciaci molto appassionatamente, gli spoglio le mutante e il scopro il pelo curato bene, metto una mano per toccare il clitoride ed era bagnata all’incredibile, subito non capisce più nulla e mi spoglia le mutande con foga il mio cazzo era già duro, lo prende in mano mi ma una sega e poi inizia a succhiarlo, le lecca tutto, fino alle palle, e poi lo infila tutto in bocca, mi succhia per bene la cappella e poi lo fa sparire di nuovo in bocca io eccitato gli prendo la testa e accompagno i suoi movimenti.
Poi gli tolgo il cazzo da bocca e mi chino per leccare la figa, pelosa, bagnata e vogliosa.
Lecco il clitoride per bene due dita nella figa e uno nel buco del culo peloso quanto la figa ma stretto… lei non mi ferma e dopo circa cinque minuti, fa un piccolo verso e un urlo un po trattenuto e viene.
Ma la sua voglia non si ferma, ancora con il fiatone mi prende il cazzo inizia a farmi una sega e poi a succhiare il mio cazzo per farmi godere.
a quel punto la sollevo la matto a pecorina, ormai la figa e il culo sono tutti e due bagnatissimi. Lei con voce eccitata mi dice mettimelo dentro, io prendo il mio cazzo lo infilo subito nella figa bagnata e sento già un brivido e calda, la afferro per i fianchi ed inizio a darci dentro lei inizia a godere e non sembra neppure lei.
Con una mano gli afferro il capelli, e con l’altra gli masturbo il buco del culo, li iniziamo a godere tutti e tue e più ansima e urla più ci do dentro e faccio fatica a trattenermi.
continuo cosi per un po’ fino a che non mi dice prova a metterlo nel culetto…fai piano è vergine, io mi abbasso gli metto la saliva sul buco del culo e lei è eccitata, mi die che non lo ha mai fatto ed è vergine ma appena gli ho infilato il dito gli è piaciuto… allora tra la mia saliva e i peli punto il mio cazzo verso il suo culo ed entro piano piano.
No dice nulla io faccio piano ormai il cazzo è quasi dentro tutto, inizio a prendere il ritmo lei gode più che mai mi dice di non smettere, e dal divano la faccio scivolare sul tappeto li ci do dentro..il suo culo aspettava da anni un cazzo nel culo.
Dopo circa dieci minuti sento che sto per venire e urlando mi dice:” vienimi in bocca!”
tolgo il pisello del suo culo bagnato e aperto, e si fionda sul mio pisello anche lui bagnato di saliva e dalla sua figa, lo prende in bocca tutto poi si ferma sulla cappella la succhia per bene e in due minuti gli vengo in bocca…gioca un po’ con la mia sborra e poi la manda giù tutta.
ci guardiamo negli occhi ci diamo un bacio e stiamo abbracciati e nudi distesi sul divano. Poco dopo si alza e va in bagno per ripulirsi da un po di sborra che non è riuscita a mandare giù, io la seguo e scopiamo ancora con foga nel bagno… questa volta senza concludere perché tornato il figlio più piccolo… ma con la premessa di scopare ancora come a****li.

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Secondo incontro…. con la mamma della mia Ex

Dopo la prima volta con la mamma della mia ex, pensavo subito di ripetere la bellissima ed eccitante prestazione, ma lei si chiuse un po in se stessa per i sensi di colpa nei confronti di suo marito e soprattutto della figlia, io al contrario ero più eccitato e più coinvolto di lei anche perché detto sinceramente con la figlia certe maialate non le avevamo mai fatte…
Una domenica mattina riuscii ad avere un momento solo con lei per parlare di “noi” era un po’ imbarazzata e non voleva essere toccata ma io non sentivo nulla di quello che diceva e mentre lei parlava gli toccavo il culo e il seno ovviamente senza reggiseno. Subito il mio cazzo si gonfiò e lei mi sgrido subito…
-“Ma è possibile che è già duro?”
-“Si!! Dai dammi un bacio!!”
-“No adesso no!! c’è gente in casa!”
E cosi concluse la nostra “chiacchierata”. Verso la una ci sediamo a tavola per pranzo e gli sguardi sono solo per lei, cercando di farla ridere e trovare un discorso per parlare solo io e lei.
Dopo qualche minuto si alza e va in bagno e io dopo qualche secondo gli sono alle spalle, fa un piccolo saltello di spavento ma non mi dice nulla, gli sposto i capelli e gli bacio il collo. Le mani sui fianchi, non mi dice nulla continuo alzando la gonna e palpargli il culo sodo, sento che è eccitata pure lei con il mio cazzo che gonfia i pantaloni e spingono sulle sue chiappe, che sfoggiamo delle mutande nere di pizzo favolose.
A quel punto li si gira e mi mette la lingua in bocca, io super eccitato gli abbasso le mutande e scopro la sua figa pelosa e bagnata come non mai. Inizio a masturbarla con due dita nella figa e uno nel culo, in un secondo è persa in un piacere e fa dei leggeri versi di piacere, ho le mani bagnate, è talmente eccitata che il culo è dilatato e riesco ad infilarci due dita. Mi slaccia i pantaloni e mi tira fuori il cazzo duro, inizia a farmi una sega, mi leva le dita dalla figa e passa la cappella sul clitoride intanto continuo a masturbargli il culo, non capisco più nulla, cerco di infilare il cazzo dento la sua figa bagnata, mi ferma un rumore era la porta del corridoio che si apriva il marito stava venendo a vedere cosa stava succedendo, in un secondo esco dal bagno e faccio finta di aspettare, arriva lui e mi dice dove si trova la moglie e gli invento una balla che non si sente tanto bene ed è chiusa in bagno. Lui curioso bussa e lei con voce incazzata (gli ha dato fastidio interrompere) Mi fa male la pancia non sto bene! lui rassicurato mi fa vedere il secondo bagno, faccio finta di utilizzarlo ma resto li ad aspettare lei.
Dopo circa due minuti decido di ritornare da lei… busso, mi fa entrare e mi dice che si è masturbata perché era eccitata e voleva godere.
Poi non disse più una parola, ritornammo a tavola come se nulla fosse. Nel pomeriggio mi misi a vedere un film con la mia ex in camera, come ho detto prima non era una tanto di sesso però in quel momento mi voleva, io eccitato non tanto per lei ma per l’approccio avuto due ore prima con sua mamma, e allora iniziai a trombarla. Non fu una trombata come con la madre pochi pompini, il culo non si può toccare, non facciamo casino perché ci sentono ecc ecc, mi addormentai tutto il pomeriggio, alla sera prima di andare via trovai un suo biglietto con scritto che tra due settimane andiamo a male cerca di esserci.
Dopo qualche giorno la mia ex mi disse andiamo al mare con mia mamma? è li sola per una settimana! ti va? Io non mi feci ripetere due volte l’invito e accettai subito.
Arrivò il giorno della partenza io ero eccitato e voglioso, arrivai li dopo un viaggio di tre ore sotto il sole ero stanco ma appena arrivai in casa lei era in costume con attorno alla vita un pareo azzurro che faceva vedere il costume rosa, subito tutto il mio sangue si diede appuntamento nel mio cazzo che divento duro in un secondo. Mi abbracciò forte e mi disse che nei prossimi giorni ci potevamo divertire.
Il pomeriggio la mia ex andò in spiaggia mentre io facevo finta di dormire, appena sentii la macchina andare via dal viale mi alzai dal letto per cercarla, era sdraiata sul divano senza reggiseno. Ti stavo aspettando mi disse siediti vicino a me. No mi faci ripetere due volte.
Senza dire nulla inizia a toccare quelle fantastiche tette i capezzoli erano duri e la voglia tanta, si tolse subito il costume e rividi la sua figa pelosa, mi tuffai dentro con la lingua le dita, leccavo tutto… non capivo più nulla di s**tto mi alzo e la prendo per le caviglie e si apre tutto inizio a leccargli il culo e la figa, salgo e mi sul clitoride e poi inizio ad infilare la lingua nel culo e due dita nella figa inizia a godere il mio cazzo è duro.
Mi ferma perché vuole che gli lecco il culo a pecorina, ma prima ha una sorpresa, torna con due vibratori e mi dice che vuole avere bocca e culo e figa impegnati, sono senza parole ed eccitato non mi rendo neppure conto di dove sono.
Si mette a pecorina e inizia a succhiare il vibratore, e mi ordina di continuare a leccargli il culo che gli piace, gli faccio succhiare il secondo fallo abbastanza lungo e lo infilo tutto nella figa alza subito la testa e mi dice non fermarti scopami cosi. Mi alzo e prendo il mio cazzo gli passo un po di saliva e lo infilo nel culo, la vedo fuori controllo ripete di non smettere mentre gli apro il culo, lei con una mano tiene il vibratore in bocca e non smette di succhiarlo e con l’altra muove quello nella figa.
Sento che sto per venire, ma continuo e cerco di res****re. Allora cerco di cambiare posizione, tolgo il cazzo dal suo culo, aperto e bagnato la sollevo e gli dico di farmi un pompino. Si alza bagna il vibratore e lo infila nel culo e inizia a succhiarlo tutto fino alle palle lo lecca come se fosse un gelato, e mi dice che gli devo sborrare in bocca non si ferma più vedo il mio cazzo sparire nel sua bocca è assatanata, gli afferro la testa e seguo il ritmo.
Gli dico che ora voglio mettere il cazzo nella figa, si alza estrae il grosso cazzo di gomma e mi viene sopra sempre tenendo un fallo nel culo.
Iniziamo a prendere il ritmo giusto e da quanto è bagnata sento pure le palle umide! prendo in mano le tette ed inizio a leccare e mordere delicatamente i capezzoli. poi con una mano tolgo il fallo nel suo culo e gli infilo le dita, siamo sudati eccitati ma non ci fermiamo… mi fermo e mi sollevo la prendo in braccio e la porto in camera da letto, si sdraia su letto a pancia in giù e io sopra di lei con il cazzo appoggiato alle chiappe, gli lecco e bacio il collo, e gli passo la lingua sulla schiena fino ad arrivare alle chiappe appoggio le mani e apro il sedere, subito il cazzo mi diventa duro gli lecco per bene il culo e dopo un attimo mi dice di metterlo dentro, mi sollevo e scivola dentro senza spingere, lo sento stretto e bagnato sento che gli piace, la afferro per i capelli non con molta forza e ci do dentro, si sente solo lei che gode a voce alta e il letto che cigola, sento che sto per venire ma voleva la mia sborra in bocca, rallento un po e tiro fuori il cazzo il culo si chiude subito e io lo rinfilo, e lo tolgo ancora mi diverto e soprattutto godo nel vedere il su culo che si apre e chiude, mi urla che la faccio impazzire e che sente il culo aperto. La sollevo e la metto a novanta mi dice che gli brucia il buco del culo, di andare aventi nella figa, sempre più bagnata una due tre botte e sento che gode la mano sinistra sul clitoride, e la destra gli infilo un dito nel culo, non mi dice nulla so che gli piace quel misto di male e goduria.
Io sto per venire ma voglio far venire prima lei e io ci do dentro e in un minuto sento che ansima più forte e crolla sul letto, mi alzo da letto e lei sdraiata gli metto il cazzo il bocca, non lo succhia come prima è stanca, ma riesce sempre bene a succhiare il cazzo dopo qualche secondo vengo pure io una sborrata esagerata gli riempie la bocca, gioca con la sborra e la mia cappella e poi la manda giù tutta, stanco e stremato mi butto sul letto pure io. Stanchi ma soddisfatti andiamo a fare la doccia, io eccitato pensando alla prossima trombata con lei

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Racconti Erotici

Il trasferimento della mia signora.

Racconto trovato in rete su xhamster.

La mia signora si chiama Eliana, è molto carina, piccolina magra seno piccolo capelli corti, sembra una ragazzina anche se ha 38 anni, ha comunque un che di ragazzina viziata essendo figlia unica di una famiglia agiata, lei è impiegata in una azienda con più sedi distaccate. L’azienda a causa di ristrutturazioni ha deciso il trasferimento di Eliana in un’altra sede, la sua mansione ora era allo sportello con il pubblico, lei invece prima aveva una mansione amministrativa, essendo lei come dicevo un pò “preziosa” se l’è presa a male. Con me ne parlava continuamente lamentandosene, mi diceva che aveva la possibilità di ritornare alla sua precedente mansione e relativa sede vicino a casa grazie ai buoni uffici del suo ex direttore ora in pensione ma ancora molto influente. Una sera mi ha chiesto se poteva invitarlo a cena per Venerdì sera, voleva trovare una soluzione, dal momento che è single lei mi ha chiesto se mi dava fastidio la cosa, io ho subito intuito a cosa volesse alludere e prontamente le ho risposto che non mi creava nessun fastidio. Il venerdì io ho un impegno fisso con gli amici e le ho chiesto se poteva ricevere l’ospite da sola, lei ha annuito soddisfatta, forse era quello che sperava, mi disse che avrebbe invitato Paola la sua amica per non trovarsi da sola. Venerdì sera alle 20 arriva l’ospite, io stavo per uscire, ci siamo salutati e me ne sono andato, uscendo è arrivata anche Paola, era tutta tirata aveva un vestito scuro da sera, calze nere velate con scarpe decoltè e tacco alto. Salutandola ho notato che aveva una borsa da boutique con dentro dell’intimo e cercava di nasconderlo, io sono riuscito a vederlo lo stesso e facendo comunque il finto tonto l’ho salutata, lei è entrata in casa accolta da Eliana e il suo ospite. Uscendo con l’auto mi è venuto un dubbio, a cosa e a chi serviva l’intimo nella borsetta? Decisi di fingere di essermene andato, parcheggiai l’auto dove non mi si potesse vedere e sono tornato a piedi entrando dall’ingresso secondario, sono rimasto dietro alla porta che da sul corridoio del soggiorno da li avevo una totale visione del soggiorno e sala da pranzo senza essere visto. Stavano parlando tutti e tre assieme, ad un certo punto Eliana ha chiesto a Paola se le avesse portato la sorpresa per il suo ospite, Paola rispose di si porgendole la borsetta, ah però ecco per chi era l’intimo, per Eliana, lo ha fatto comprare a Paola per non correre il rischio che lo vedessi io, la cosa si faceva intrigante, Eliana a quel punto disse a Paola.
“Mi accompagni di sopra? Tu aspettaci qua un’attimo?”
Lui annuì felice, sono salite e dopo una ventina di minuti scesero, Paola era la prima e disse all’ospite.
“Ora arriva la sorpresa.”
Eliana scese, indossava un miniabito da cameriera trasparente sulle tette, aveva le calze a rete il reggicalze a giarrettiera sulla coscia sinistra e scarpe a tacco alto, il vestitino era talmente corto che si intravvedevano le natiche, Paola disse.
“Ecco stasera Eliana sarà la nostra cameriera cosa ne pensa?”
Lui rispose.
“Benissimo questa si che è una sorpresa!!!”
Paola e l’ospite si accomodano in sala mentre Eliana va a prendere gli aperitivi, durante la sua assenza lui chiese a Paola.
“Le fate spesso queste belle sorprese?”
Lei rispose
“No solo tra di noi di solito ma con lei stasera facciamo un’eccezione.”
Arrivata Eliana presero l’aperitivo e poi cenarono, Paola conduceva in maniera egregia il gioco facendo astute allusioni, facendo intendere fino a dove si potesse arrivare, Eliana la seguiva e serviva prendendosi qualche palpata tra una portata e l’altra, lui era incredulo e molto eccitato diceva che amava questo tipo di situazioni, Eliana non ha praticamente mangiato ha solo servito i due complici. Finita la cena si sono seduti sui divani per prendere il caffè, Paola era difronte all’ospite, Eliana appoggiando il vassoio sul tavolino si è chinata facendo vedere il suo culetto segnato solo dal filo di un minuscolo tanga, Paola allora ha guardato l’ospite che si gustava la visione del culetto di mia moglie strizzandogli l’occhio. Eliana è tornata in cucina per una decina di minuti, nel frattempo l’ospite si è seduto di fianco a Paola accarezzandole le gambe, lei senza parlare gli ha accarezzato la patta dei pantaloni, lui ha tentato di baciarla ma lei gli ha detto.
“Non sono io il piatto della serata.”
Aprendogli poi i pantaloni e tirandogli fuori il cazzo, era molto grosso e duro, lei ha iniziato a menarglielo piano ed è arrivata Eliana, alla vista della situazione ha sospirato dicendo.
“Ah però che grosso…”
Paola le ha ordinato di avvicinarsi dicendo poi a Eliana.
“Girati e fai vedere cosa offri al tuo ospite stasera.”
Eliana si è girata porgendogli il suo sederino, Paola chiedeva a lui.
“Carino vero? Piccolino ma sodo.”
Intanto glielo continuava a menare piano, lui deglutiva dall’eccitazione, Paola ha poi detto.
“Dai Eliana vieni a succhiare il cazzo al tuo ospite.”
Eliana si è seduta ed ha iniziato a sbocchinare il cazzo che le riempiva la bocca, Paola le si è avvicinata e le ha fatto scendere la cerniera del vestitino, glielo ha tolto lasciandola con il tanga trasparente che le copriva solo la fichetta tutta depilata, Paola ha iniziato a baciarle i seni mentre Eliana menando il grosso membro con la mano si faceva baciare in bocca dall’ospite. Con le dita Paola le sfiorava la figa sotto il tanga, l’avevo sempre sospettato che Paola fosse lesbica ma Eliana non me la immaginavo farsi fare da una donna, la situazione era eccitante, lui si è spogliato nudo mettendosi in piedi davanti ad Eliana per farsi sbocchinare. Paola era scesa tra le cosce di mia moglie togliendole il tanga ed iniziando a leccarle la fica rimanendo vestita, poi anche lei si è tolta il vestito rimanendo con l’intimo facendo vedere tutta la sua splendida femminilità e rivolgendosi a lui disse.
“Dai non hai voglia di chiavartela sta bella cameriera?”
Lui senza farselo ripetere le ha aperto le cosce penetrandola, Paola dopo aversi scoperto il seno se lo faceva ciucciare da Eliana baciandola in bocca, era bellissimo vederle, poi ha fatto girare Eliana facendola salire sul membro a smorza candela, si mise dietro e iniziò a toccare il buchetto del culo di Eliana con un dito inginocchiandosi poi a leccargliolo con la lingua. Eliana mugugnava dal piacere e dall’eccitazione dal farsi fottere e leccare in tutti i sui punti erogeni, ad un certo punto Paola prese un flaconcino e iniziò a lubrificare lo sfintere di Eliana penetrandola con due dita per prepararla alla penetrazione anale, difatti le chiese.
“Non pensi Eliana che il tuo ospite gradirebbe provare anche il tuo gioiellino?”
Alzati e siediti sopra, Eliana con me ha sempre rifiutato di prenderlo nel culo, abbiamo provato ma si irrigidisce e le fa male, difatti ha fatto la ritrosa, allora Paola l’ha presa di forza e stesa sul divano aprendole le gambe, lui si è messo davanti e glielo ha iniziato ad appoggiare intanto Paola rassicurava Eliana.
“Vedrai che poi ti piacerà.”
Baciandola in bocca ed accarezzandole la fighetta ma come lui ha iniziato a penetrarla lei ha cercato di divincolarsi dicendo.
“Fermi, basta, mi fà troppo male.”
Paola però le ha preso le gambe tenendole bene indietro e dicendo.
“Dai ti fa male solo al’inizio, fin che ti entra.”
Lui ha ricominciato a penetrarla, Eliana continuava a dire piano… piano, si vedeva che le faceva male d’altronde era un cazzo grosso e lei non lo aveva praticamente mai preso nel culo, ad un certo punto lui le ha dato due colpi decisi penetrandola completamente di brutto, lei ha cacciato tre urla e Paola per farla smettere le ha messo la lingua in bocca dicendo.
“Dai che ti entrato ora ti piacerà.”
Eliana continuava ad emettere delle grida ad ogni colpo poi si è lasciata andare, lui la stantufava e Paola la baciava accarezzandole la figa con le dita, dopo qualche minuto Eliana ha smesso di lamentarsi ed ha iniziato a gemere dicendo.
“Siii mi piace continua così sbattimi più forte.”
Paola continuava a menarle la figa, Eliana godeva dicendo.
“Che bravi siete, che bello prenderlo nel culo.”
Anche Paola si menava la splendida figa, dopo averla inculata in più posizioni lui le ha sborrato in bocca riempiendola tutta mentre Paola godeva masturbandosi, io a quel punto me ne sono andato avendo sborrato a mia volta per l’eccitazione, Eliana è tornata serena e contenta alla sua sede.