Paolo a cena
Finalmente sei ritornato a trovarci Paolo. Da una settimana mia moglie era nervosa e intrattabile. Inutile tentare di calmarla. Si malediva per aver di nuovo voluto riprovare un maschio più giovane alla sua età. Inutile la mia difese di te. Il cornuto si sa, difende il bull che porta in casa la gioia sessuale. Una coppia con un vecchio cornuto come me che ha una moglie molto più giovane e insoddisfatta ha bisogno di un uomo come te che non solo ci faccia passare una bella serata in allegria, ma che ad una certa ora, quando l’atmosfera si è surriscaldata al punto giusto prenda mia moglie e se la porti in camera per trombarsela bene bene. Ma poi è arrivata la tua telefonata e mia moglie si è subito infervorata: parrucchiera e visagista e un nuvo completino intimo. Tutto per piacerti. Anche io sai ho fatto la mia parte: ho fatto la spesa e ho preparato una bella cenetta conoscendo i tuoi gusti. Poi sei arrivato e mia moglie ti ha buttato le braccia al collo. Neppure il tempo di chiudere la porta che già vi baciavate appassionatamente. „Stronzo,“ ti ha detto guardandot negli occhi: „Perché non hai telefonato più?“. sapeva la risposta, che cioè hai molti impegni, ma lei voleva solo dirti che le sei mancato. In effetti le sei mancato. Le mie leccate serali non le bastavano più. L’hai riabituata al cazzo virile… e il tuo cazzo è davvero molto virile. Proprio quelle che piace a lei. Cenetta, battute, Prosecco a sfare. Io servivo in tavola. Mi assentavo il più possibile, secondo la vecchia tecnica del cornuto che vuol favoriore i due amanti nel gettarsi l’uno fra le braccia dell’altro. Ed è andata bene, perché ad un certo momento quando sono rientrato in sala non c’eravavate più. Per terra i vostri vestiti e le vostre scarpe e da laggiù in fondo al corridoio i sui gemiti forti. In un attimo ho attraversato il corridoio arrivando alla porta di camera e stando fuori ho gettato lo sguado sul letto. Com’è bella Gianna mentre tromba un uomo. Le sue forme generose danno l’idea della voglia femminina, della donna in calore che cavalca il suo destriero, imperniata sul suo robusto cazzo. Galoppava su di te mia moglie e tu la tenevi per le chiappone, quasi a non farla cadere. Che spettacolo! Sono quasi svenuto dall‘ emozione. Non c’è niente da fare, ogni volta che mia moglie tromba un altro uomo io vado in deliquio. Quanta emozione nel verti mentre la rivolti sotto di te senza cessare le spinte. Colpi rapidi e decisi, movimenti del bacio per farglielo percepire in tutta la sua dimensione, suoni liquidi di una vagina ricolma che sversa umori appiccicosi. Eppoi ansimi, gemiti, incitazioni oscene senza pudore. Mia moglie ha perso la testa e non ragiona più: è folle di voglia. Dice con voce roca parole come trombami, dammelo, più forte, si così… E tu la trombi, glielo dai forte. I suo gemiti gutturali sempre più forti ti dicono quanto tu la faccia godere. E viene con un gemito che le squassa in petto. Si affloscia sul tuo petto mentre le contrazioni prima violente scemano. Tu la tiene stretta a te e le sussurri cose dolci all‘ orecchio. Lei annuisce e ti da dei bacetti. Poi annuendo si solleva da te e si mette in ginocchio sul letto. Tu le porgi i coscini che lei mette sotto la pancia. Ci siamo! La stai per inculare. Lei solleva ben bene il culo e tu glielo punti al buco roseo. Mi spaventa il tuo cazzone, temo senta male, ma non è così. Lei fra le chiappe è bagnata e viscida e in un momento sei dentro. Le sei quasi scivolato dentro il buco del culo. Ti volti un attimo verso di me come a dirmi: „Ecco mauro, te la inculo, come piace tanto a te…“ e inizi a pomparla. Geme subito mia moglie. E‘ un gemito diverso da quello che emette quando la trombi davanti, ma geme e le piace. Aumenti il ritmo e lei i suoi gemiti. Per un attimo le vedo il volto: è trasfomato dal piacere e respira forte per poterlo assorbire tutto nell’intestino. Poi è il tuo momento. Affondi due, tre volte in lei che grida strozzata e ti contrai nell’orgasmo. Io immagino il tuo seme invaderle la polla anale e provo un piacere indicibile. Non mi tocco neppure mentre anche io ho le contrazioni all’inguine.
Poi siamo di nuovo tre amici che brindano, voi due nudi sul letto io vestito in piedi. Ridiamo, scherziamo. Poi lei con un gridolino si mette la mano sotto, fra le cosce. e scende rapida dal letto per correre piegata in avanti verso il bagno; un rivolo di sperma le scende dalle chiappe lungo le cosce. Non trattiene una scoreggia e tutti e tre ridiamo come ragazzini maliziosi.