Un sogno che si avvera
So che è disinibita, è il mio sogno erotico da sempre, voci dicono che si fa fare anche il culo, alcune amiche mi hanno confidato che un paio di volte ci ha provato con loro e il suo ex mi conferma che è indubbiamente la regina del pompino con ingoio. Mora, capelli lunghi e ricci, sul metro e settanta, magra al punto giusto, ho visto alcune foto e quando si mette in tiro,wow!, un gran pezzo di gnocca!! Quella sera in disco ero solo anche se in compagnia degli amici incontrati sul posto e lei nella stessa condizione: due sabati prima mi ero ritrovato a ballare con lei che si muoveva in maniera piuttosto provocante, strusciando il culo sul mio pacco e passandomi le labbra a un millimetro dal collo con le braccia incrociate dietro la schiena, in quel frangente avevo iniziato a credere di riuscire nell’impresa, invece nada! per quello quando mi si era avvicinata gridandomi in un orecchio per sovrastare alla musica che aveva bisogno di parlarmi, mi misi subito all’erta. Il piano era semplice, lei mi dava il segnale e io la seguivo dopo qualche minuto, verso l’uscita, con ritrovo nel parcheggio. Uno di fronte all’altra, le domando se c’era qualche problema e lei mi dice che quello non è il posto giusto, invitandomi a seguirla a casa sua. Educatamente, entro domandando il permesso, ma lei mi dice di non preoccuparmi, che i suoi genitori sono fuori e torneranno tra due giorni, così mi trovo da solo in casa con una figa imperiale con il piercing sulla lingua con il quale gioca in maniera assolutamente eccitante mentre si stende sul suo letto ed io mi siedo su un bordo a fianco. Ovviamente non ha nessun argomento importante di cui parlarmi e passiamo mezz’ora a raccontarci cazzate, mentre io mi rilasso e mi distendo al suo fianco, il suo gioco appare chiaro quando inizia a farmi il solletico, al quale non resisto, accartocciandomi verso di lei, che infila la testa di fianco alla mia baciandomi e leccandomi il collo. Mi scosto leggermente afferrandole la nuca con una mano e la bacio seriamente, il mio sogno si sta realizzando, sto per scopare una delle più grandi porche della mia vita, penso, mentre ci togliamo la maglietta e le slaccio il reggiseno. Scopro due superbe tettine, piccole e sode, sto per lanciarmi in missione tra di loro, ma lei capovolge la situazione, si mette a cavalcioni su di me e, con la bocca a non più di un centimetro dalla mia, mi blocca le braccia sopra la testa, avvertendomi che le piace molto comandare e che per nessuna ragione avrei dovuto muoverle finchè non fosse stata lei ad ordinarlo. Accetto di buon grado questa nuova ed intrigante situazione, mentre mi toglie i jeans lasciandomi con i soli boxer e, a ruota, i suoi, con il perizoma minimo e trasparente come unico indumento a coprirla su tutto il corpo. Si china su di me e riprende a baciarmi, scivolando lentamente sul collo e sul petto, si rialza e mi sbatte in faccia le tette che lecco e succhio con piacere, faccio per alzare le braccia e stringerle il culo, ma lei prontamente mi blocca, ricordandomi che è lei che ha il controllo del gioco fino a nuovo ordine. Così, mentre ricomicia a scendere, mi aggrappo alla testata del letto, lei continua ad andare in basso, arriva con la testa tra le mie gambe e inizia a massaggiami e mordicchiarmi il cazzo duro da sopra la stoffa dei boxer, fino al momento in cui finalmente li toglie, lasciandomi completamente nudo e in suo potere. Mi dice che ora posso usare le mani, ma soltanto per spingerle la testa mentre mi fa un pompino da dieci e lode, io non me lo faccio ripetere, mi sollevo su un gomito e con la mano libera le raccolgo i capelli impugnandoli per spingerla sempre più giù. Lo prende in bocca quasi completamente, mai provato nulla di simile, lo fa senza mai smettere di guardarmi negli occhi mentre io ansimo raccogliendo il piacere, mi sta facendo impazzire, lo succhia con la giusta delicatezza afferrandomi con la mano le palle, ritmando una leggera pressione. Quando si ferma, il mio cazzo è un lago di saliva che le bagna abbondantemente anche il mento colandole sul collo e sul seno, è ancora a cavalcioni su di me e mi sollevo mettendomi di fronte a lei, la bacio, palpeggiandole le tette bagnate e, infilandole le mani sotto al culo, ma è soltanto un attimo, perchè mi spinge sulle spalle ributtandomi indietro e mettendosi in piedi per sfilare in perizoma che mi lancia in faccia ordinandomi di mettere le braccia di nuovo sopra la testa.
Ora anche lei è completamente nuda e la vista d’insieme rispecchia le aspettative, anche se al momento lo sguardo è più attratto dal minuscolo ciuffetto di pelo sopra la piccola fichetta che, essendo in piedi ed avendo il mio corpo che non le permette di chiudere le gambe, appare aperta quanto basta per poterla ammirare e desiderare da perderci la testa. Il mio desiderio si acuisce quando una delle sue mani scivola sul fianco andando a posarsi sulla fica e iniziando a masturbarla, a scostare le grandi labbra per mostrarmi cosa c’è dopo, a mettere un dito al suo interno… Dito che, chinandosi, mi fa leccare, per poi aggiungere la sua lingua, inginocchiandosi su di me. Si avvicina e stringo di nuovo la testata, si posiziona finalmente con la fica davanti alla mia bocca, ne avverto l’eccitante odore, ma non mi basta, la voglio leccare perdendomi, lei usando entrambe le mani la dischiude cosicchè posso iniziare ad assaggiarla e baciarla, succhiandole il clitoride, infilandomi con la lingua dentro di lei per meglio gustarne gli umori, leccando tutto il contorno completamente glabro. Afferra la mia testa con le mani e mi schiaccia contro il suo basso ventre, a malapena respiro, ma è fantastico trovarsi immersi tra le sue cosce e avere l’obbligo di non muovere le mani, essere in suo potere, non poter far altro che obbedire ai suoi desideri…Ma ora voglio prendere un pò di controllo, la faccio distendere con le gambe aperte per poter finalmente leccargliela nella posizione classica: lei accetta ma resiste poco, vuole mettersi a sessantanove, cosa alquanto gradita. La sensazione di leccare una figa sentendosi succhiare il cazzo è unica nel suo genere, non ha paragoni per gli amanti del sesso orale, sentire il suo piercing che batte proprio li, dove la pelle che ricopre la cappella si unisce a quella che corre sul resto dell’asta, fa temere l’eiaculazione precoce. Sto resistendo, ma si toglie ordinandomi di leccarla ancora un pò prima di passare oltre, ubbidisco e ricomincio la perlustrazione, mentre muove roteando la punta delle dita sul clitoride ed io, piegato a novanta davanti a lei, inizio a farmi una sega per mantenere alta la tensione. Mi stacco e cerco nello zaino vicino al letto un condom, lo scarto e lo indosso, mi stendo su di lei e lentamente affondo, muovendomi lentamente mentre lei, imperterrita, continua a masturbarsi, tendendo la pelle che stringe un pò di più il cazzo che la sta penetrando. Mi sollevo in ginocchio facendole appoggiare una lunga gamba sulla mia spalla e comincio a colpirla con più forza, ma decido di farle riprendere il controllo e, appoggiando le spalle al cuscino, le chiedo di sedersi su di me. Lei sceglie di rivolgermi la schiena e, nella debole luce che filtra dalle tapparelle, gusto la sua fichetta che inghiotte il mio cazzo, si siede e prende a flettere sulle gambe piegandosi verso i miei piedi, lasciando libera la visuale del culo che si contrae ritmicamente. A quanto pare gradisce particolarmente, perchè aumenta la velocità e la sua voce si mescola ad un insieme di sospiri e gemiti che mi fa intuire che sta per venire: a quel punto, sollevo le natiche e le abbasso seguendo i suoi movimenti, fino a quando si contrae più volte gemendo. Si alza e mi confida che uno è il numero massimo di orgasmi che può raggiungere in un amplesso, ma che ora era arrivato il mio turno e che non mi avrebbe lasciato andar via senza avermi soddisfatto. Mi dice di mettermi in piedi sul letto, eseguo e lei si inginocchia davanti a me, leva il condom e prende il mio cazzo in bocca mentre con una mano sul culo mi spinge in avanti e con l’altra mi stimola il muscolo proprio sotto le palle, inizio a faticare a mantenere il controllo e mi lascio andare. Avverto quella sensazione di inevitabilità tipica dell’orgasmo maschile, la avverto che sto per venire e lei mugola affermativamente lasciandomi intendere che lo sa, che se ne rende conto, ma non si ferma, anzi, accelera ancora, smette di succhiare e si mette con la bocca aperta e la lingua protesa in fuori a un centimetro dalla punta della cappella mentre continua a farmi una sega. Mi sembra di essere al gran finale di un film porno di qualità, sto pensando a quanto mi piacerebbe poter riprendere questa scena per potermela gustare in futuro, mentre i miei pensieri scorrono, inizio a venire, guardo in basso e vedo il suo bel viso che viene sporcato dagli schizzi del mio sperma, che le scivola dagli angoli della bocca sul collo e sul petto, uno più potente degli altri si appoggia obliquo sulla traiettoria dell’occhio sinistro finendo di depositarsi sulla lingua. Sulle ultime contrazioni ricomincia a succhiarlo, ed io provo quel prurito al limite del fastidioso tipico del post orgasmo. Da vera pornodiva, lo batte ripetutamente prima sulla lingua, poi sulle tette, facendolo strofinare sui capezzoli per poi rimetterlo in bocca, fino a quando sono io che decido di spostarmi per concludere la scopata.