Un Centro Benessere Con Servizi Particolari 2
Disteso su quel lettino, con le spalle rivolte verso il soffitto, sentivo le sue mani massaggiare il mio sedere con delicatezza. Erano fredde, ma delicate. I suoi pollici timidamente, ma con decisione, sfioravano il mio ano. Ogni tanto azzardava il gesto di mettere quel dito dentro il mio culo, per poi fermarsi a pochi millimetri da esso e continuare a giocare con le mie chiappe. Chiaramente mi stava masturbando lentamente partendo alla lontana. Sentivo il mio pisello gonfiarsi poco a poco, fino a raggiungere una parziale erezione dopo pochissimi minuti. Ero sdraiato a pancia in giú su quel letto „modificato“, di quelli che trovi solo nei centri estetici con massaggi. Il viso rivolto verso il basso, era poggiato su due cuscini laterali, ed in mezzo ad essi c’era un foro circolare abbastanza ampio da lasciare la visuale del pavimento al sottoscritto. All’altezza del mio bacino, un altro foro. Questo permetteva al mio pisello di ciondolare nel vuoto e non essere schiacciato dal peso del mio corpo. Kaori era in gamba, oltre che una gran fica giapponese, ma se non fosse stato cosí, non avrebbe „lavorato“ in quel posto. Continuando a palpeggiare il mio culo con decisione, fece quel gesto che probabilmente mi aspettavo, ma non pensavo osasse metterlo in atto. Nemmeno il tempo di dirle „no, quello non farlo“ e sento il suo pollice unto d’olio infilarsi dritto con decisione nel mio ano! Un gesto veloce che non mi lascia il tempo di fare altro, se non godere inaspettatamente. Proprio cosí, quel suo dito, quel suo pollice, si infila con scioltezza nelle profonditá del mio ano e stimolando non só cosa al suo interno, mi provoca un’immensa sborrata, un enorme schizzo che parte verso il pavimento. Un gemito improvviso esce dalla mia bocca, mentre guardo il mio cazzo non ancora in erezione venire. Incredibile! Avevo sborratto senza un’erezione. Passano pochissimi secondi, giusto il tempo di godermi in tutti i sensi quella nuova sensazione e Kaori cerca il bis! Sfila il suo pollice dal mio culo e poi lo rimette dentro con ancora piú forza! Sento che raggiunge nuovamente le profonditá del mio culo, tocca di nuovo qualcosa, stimola ancora qualcosa al suo interno ed un’altra lunga schizzata, finisce sul pavimento. Questa volta la sborrata é piú lunga e se non vedessi con miei occhi la crema bianca uscire dal mio cazzo, potrei pensare che si tratti di una pisciata involontaria. Era la prima volta che qualcuno mi metteva un dito in culo per farmi sborrare, anzi la seconda, ora che ci penso bene. La prima fu quando feci sesso con una ragazza conosciuta in vacanza in una cittá Europea qualche anno fá! Ero sopra di lei e mentre gli sbattevo il mio cazzo dentro la sua fica, lei mi afferava il culo cercando di spingere la mia asta sempre piú in profonditá e mentre lo faceva, cercava sempre di inserire il suo dito medio in mezzo al mio culo. Certo, ora qui con Kaori era diverso, il mio cazzo ancora non era dritto, non del tutto almeno, eppure spingendo dentro il suo pollice nel buco del mio culo, toccando non só cosa dentro, mi provocó una sborrata naturale, enza erezione. Un pó come se ci fosse dell’acqua dentro una siringa e spingendo l’asticella, l’acqua uscisse dalla punta della stessa per via della pressione. Dovevo ammetterlo, questa nuova gestione del centro massaggi non faceva rimpiangere quella precedente e per chi volesse „ripassare“ la mia prima esperienza in una struttura simile, vi rimando ad un mio racconto del passato dal titolo: „Un Centro Benessere Con Massaggi & Servizi Particolari“.
Non pensavo di tornarci ancora, pagare per farsi masturbare, non mi attirava particolarmente. Ma quando quel giorno, aprendo un’E-Mail secondaria, di quelle che usi raramente con nomi fittizzi, mi venne nuovamente la curiositá come la prima volta con Natsumi. Il testo, grosso modo recitava: „Buongiorno Signor Chase, la informiamo che il nostro centro benessere ha cambiato gestione ed ha ampliato i suoi servizi. Ci venga a trovare per una dimostrazione“. Ci pensai qualche giorno, ma poi dato che i „loro servizi erano ampliati“, mi chiedevo cosa altro avevano inventato e studiato per masturbare il mio pisello! Decisi di fare quindi un secondo giro. Meno di due settimane dalla lettura di quella E-Mail ed ero giá davanti al Centro. Il posto era cambiato, ora era molto fuori mano. Ma per quello che facevano, forse essere poco visibili, anche per un discorso di privacy, non era poi una scelta sbagliata. Anche l’interno era molto riservato e ad accoglierti c’era ovviamente una spledida orientale, che dopo avermi accolto con gentilezza, mi domanda in cosa poteva eseermi utile. Mi presento, gli spiego che sono giá stato „cliente“ della vecchia gestione e che avevo ricevuto un invito da loro per provare i nuovi „servizi“ della nuova gestione. Mi guarda sorridendo, dice „capisco“ lanciando un brevissimo ma eloquente sguardo all’altezza del mio pisello, per poi riportare l’attenzione al mio viso, dicendomi di accomodarmi nella sala d’attesa privata in fondo al corridoio. Non appena fosse stato il mio turno, mi avrebbero chiamato. Dopo un tempo non proprio breve arriva una ragazza, sempre orientale, decisamente magra, ma decisamente anche una gran topa. Si presenta, il suo nome é Kaori, mi spiega le procedure e mi chiede, senza entrare troppo nei dettagli, ma comunque abbastanza diretta pur pesando le parole, se volessi un „servizio completo“ o „base“. Opto per quello completo, ormai ero lí, tanto valeva provare tutto. Sistemiamo la „situazione“ economica, poi mi fá accomodare in una stanza, dicendomi di mettermi comodo e di aspettarla lí. Mi siedo su una poltrona ed osservo l’ambiente. Molto soft, con una luce soffusa tendente al viola ed una musica da camera come sottofondo. Noto degli strani oggetti attaccati alla parete, ma mentre cerco di metterli a fuoco, vedo arrivare Kaori. Indossa un semplice accappatoio bianco e mentre si dirige verso di me, mi dice qualcosa:
– „Allora Chase, sei pronto?“
– „Certamente! Cosa devo fare?“ Rispondo io.
– „Tu niente, ci pensiamo… penso a tutto io! Non sei qui per questo? Per rilassarti e goderti questo momento?“ Aggiunge lei tra il malizioso ed il serio.
Mi invita quindi a togliermi i vestiti e indicandomi la porta del bagno, a farmi una doccia.
– „Mi cambio qui? Devo spogliarmi del tutto?“ Dico con finto attegiamento timido.
– „Certo! Non vorrai farti la doccia con gli slip? Non sarai mica timido?“ Mi risponde Kaori.
Allora inizio a togliermi gli indumenti, intanto lei sembra non curarsi di me ed impegna il tempo che impiego a togliermi i vestiti, altrove, vicino alla parete con quegli strani oggetti. Quando arrivo a togliermi anche i boxer, Kaori torna indietro, verso di me. Durante il suo cammino si toglie l’accappatoio, ma sotto non é nuda. O quasi. Quello che indossa é qualcosa che si avvicina ad un costume, perché in realtá é come se non lo avesse. Un filo interdentale attraversa lo spacco della sua fica e quello che sembra essere un reggiseno, é un altro spago che a malapena copre i suoi capezzoli. Mentre la osservo, inizio giá ad eccitarmi e sento immediatamente il mio pisello gonfiarsi. Allora provo a darmi una controllata, mentre lei dolcemente mi afferra la mano e mi guida verso il bagno. Una volta dentro, apre l’acqua, sceglie la giusta temperatura e mi invita ad entrare nel box doccia. Io entro, lei esce. Mentre mi dó una rinfres**ta, inizio comunque ad eccitarmi, il pisello mi si gonfia, rasentando l’erezione. Kaori sembra indaffarata con alcuni flaconi tipo bagnoschiuma. Io continuo la mia doccia, ed il mio cazzo continua a gonfiarsi, la voglia di farmi una sega e tanta, giá mi sento pronto a venire. Provo a mettermi una mano sul pisello, non resisto, ma appena cerco di masturbarmi simulando un lavaggio del mio uccello, arriva lei e mi toglie la mano scuotendo la testa come per dire „no, no“. Quindi entra anche lei nel box e mi aiuta a lavarmi le spalle. Le sue mani sono fresche e morbide, le sento scivolare su e giú ungo la schiena, poi in mezzo alle gambe. Mi insapona tutto, soffermandosi maggiormente all’interno coscia, poi sul mio culo. Poi, sempre rimanendo alle mie spalle, mi insapona anche il petto, poggiando il suo corpo, le sue piccole tette, sulla mia schiena e allungando le mani come per abbracciarmi. Il mio pisello pulsa e si gonfia alla grande. Quindi le sue mani, lentamente, scivolano dal mio petto verso gli addominali, fino a scendere sul mio cazzo. Lo tocca per la prima volta, lo insapona, lo lava, lo masturba. Eh si, perché anche se sembrava mi stesse facendo una doccia, in relatá quel movimento su & giú lungo la mia asta, non era altro che una sega. Comunque il „gioco“ dura poco, non appena Kaori percepisce un’erezione totale, molla la presa, lasciandomi con il cazzo dritto e le palle gonfie. E mentre esce dal box, mi dice di sciacquarmi. Eseguo mentre la vedo allontanarsi. Ma non vá via, con i piedi sopra un tappetino, si spoglia anche lei. Prima gli slip, poi il reggiseno. Ora la osservo meglio, la sua fica adesso si vede chiaramente, é completamente depilata, non un accenno di pelo. Anche il resto del corpo é completamente liscio. Le sue tette sono a malapena pronunciate. Torna sotto la doccia ed inizia a rinfrescarsi anche lei. Mi chiede se posso insaponargli la schiena, perché con le sue mani non ci arriva. Non me lo faccio dire due volte, poggio le mie mani sulla sua schiena, ed inizio ad insaponarla. Cerco di essere delicato come lei, la tocco ovunque di dietro. La mia eccitazione arriva immediatamente, tutto quello spettacolo mi stava facendo impazzire. Il mio cazzo lentamente si alza, si gonfia come un hot dog, diventa dritto. Talmente dritto e duro, che mentre cerco di lavargli anche le braccia, il mio pisello gli si parcheggia in mezzo alle gambe, nello spacco del suo culo. Appena Kaori lo sente tra le sue cosce, fá un passo avanti si gira e mi dice che adesso avrebbe continuato da solo. Mi invita ad uscire e ad asciugarmi. Lei mi avrebbe raggiunto poco dopo. Cosí mentre mi passo l’asciugamano su tutto il corpo. Anche lei, Kaori, termina la sua doccia. Quindi esce, si infila l’accappatoio e mi porta nella saletta principale. Mentre mi fá accomodare sul lettino, lei finisce di asciugarsi. Ora é completamente nuda ed io sdraiato la osservo, mentre le mie palle iniziano a reclamare una prima svuotata di sperma. Sperma che sento fermentare sempre piú, vedendo Kaori che si cosparge tutto il corpo di un qualche olio. Il suo corpo ora luccica letteralmente, diventa liscio come il marmo. Quindi si avvicina a me ed effettua la stessa operazione „olio“. Me lo spalma ovunque, braccia, petto, gambe. L’erezione é di nuovo inevitabile e Kaori ne approfitta per oliarmi l’uccello. Le sue mani mi massaggiano le palle, il cazzo, tira giú la pelle dalla mia cappella ed olia anche quella. La sborra inizia ad incanalarsi lungo l’asta. Ma lei é molto brava, non stimola il mio cazzo un secondo piú del dovuto, capisce che stó per eplodere come un vulcano e si ferma. Si mette di fianco al mio viso e mi chiede di voltarmi, di mettermi spalle al soffitto. Cerco di girarmi con il mio cazzo ancora in erezione e comprendo il perché di quel foro sul letto ad altezza bacino. Serve a stare in posizione supina, anche con il pisello dritto, tanto ce lo infili dentro e finisce nel vuoto. Lascia „riposare“ qualche secondo il mio cazzo, ed intanto si mette altro olio sulle mani. Poi torna su di me e continua a spalmarmelo sulla schiena e sulle braccia. Scende quindi verso il basso, zona culo. Anche lí provvede ad oliarmi per bene, giocando parecchio con l’interno coscia. Continuando a palpeggiare il mio culo con decisione, fece quel gesto che probabilmente mi aspettavo, ma non pensavo osasse metterlo in atto. Nemmeno il tempo di dirle „no, quello non farlo“ e sento il suo pollice unto d’olio infilarsi dritto con decisione nel mio ano! Un gesto veloce che non mi lascia il tempo di fare altro, se non godere inaspettatamente. Proprio cosí, quel suo dito, quel suo pollice, si infila con scioltezza nelle profonditá del mio ano e stimolando non só cosa al suo interno, mi provoca un’immensa sborrata, un enorme schizzo che parte verso il pavimento. Un gemito improvviso esce dalla mia bocca, mentre guardo il mio cazzo non ancora dritto, ma comunque bello gonfio, venire! Incredibile! Avevo sborratto senza un’erezione. Passano pochissimi secondi, giusto il tempo di godermi in tutti i sensi quella nuova sensazione e Kaori cerca il bis! Sfila il suo pollice dal mio culo e poi lo rimette dentro con ancora piú forza, sento che raggiunge nuovamente le profonditá del mio culo, tocca di nuovo qualcosa, stimola ancora qualcosa al suo interno ed un’altra lunga schizzata finisce sul pavimento! Questa volta la sborrata é piú lunga e se non vedessi con miei occhi la crema bianca uscire dal mio cazzo, potrei pensare che si tratti di una pisciata involontaria. Ma in realtá era una sborrata involontaria, quelle del tipo che fai durante la notte durante un sogno erotico: ce l’hai moscio, ma ti bagni comunque le mutande perché stai „scopando nel sonno“. Kaori aveva premuto un „pistone“ e di conseguenza qualcosa é uscita fuori: la sborra accumulata. Di nuovo lascia a riposo il mio cazzo, ed anche se un pó mi aveva svuotato le palle, io aspettavo comunque quel lungo orgasmo che fai quando spingi con il bacino la sborra che hai nelle palle, quel senso di liberazione che solo lunghe spinte pelviche ti sanno dare! Vedo Kaori avvicinarsi al bancone „strumenti masturbatori“ e mentre lo fá, mi chiede di mettermi nuovamente con il viso rivolto al soffitto, insomma, di girarmi. In mano ha una corda che assomiglia ad piccolo cappio. Che voleva fare? Impiccare il mio pisello? Non ero molto lontanl dalla veritá. Si avvicina nuovamente a me, mette la corda intorno alle mie palle e poi la tira per stringerla come un nodo. Poi con una mano la tira verso l’alto e di conseguenza le mie palle. Allungo lo sguardo, ho i testicoli completamente strizzati e rossi. Completamente legati e soffocati in una morsa. Vedo la pelle in tiro che sembra volersi staccare dal mio cazzo. Successivamente Kaori inizia a colpirli con l’altra mano, con una serie di piccoli schiaffetti. Quello che provo non só se é dolore o godimento. Dopo qualche minuto smette di „torturare“ i miei testicoli, lascia scivolare la corda nel foro del letto sotto il mio culo e si avvicina nuovamente al bancone. Torna con un piccolo peso di ferro ed un’asticella tonda di legno, che cosí a vista sembra di almeno 30 Cm. Con le spalle rivolte me, Kaori si piega a novanta gradi mostrandomi il suo lisco culo. La voglia di mettergli due dita nel suo buchetto é tanta, ma il „regolamento“ parla chiaro: „Non si possono toccare le Hostess senza il loro consenso“. Allora mi accontento dello spettacolo, che ha comunque ha il suo effetto erotico. Da quella posizione afferra la corda penzolante e ci fissa il peso. Ora le mie palle sono di nuovo in tiro, ma verso il basso. Kaori mi afferra una mano, se la mette in mezzo alle sue gambe e rimane immobile. A quel punto provo a fare quello che desideravo da quando l’avevo vista nuda. Toccarla, palpeggiarla, sfiorare ogni suo posto piú intimo. Struscio la mia mano lungo la sua fica liscia, la tocco lentamente, poi sposto l’attenzione sulle sue piccole tette. Gioco con quelle che sembrano due noci di carne. I suoi seni sono praticamente formati solo dalle areole che sporgono, per il resto é completamente piatta. Gioco con i suoi capezzoli, mentre l’inquilino che abita in mezzo alle mie gambe, inizia ad alzarsi! Lo sento gonfiarsi, irrigidirsi, mettersi sull’attenti. Intanto il peso attaccato alle mie palle, stira la pelle di tutta l’asta. Quando il mio cazzo é completamente dritto e duro, Kaori lo afferra con una mano ed inizia a masturbarlo. Sento lo sperma salire su, forse ci siamo, sto per sborrare alla grande. Ma Kaori ferma la sega, afferra l’asticella di legno e me la infila nel buco della mia cappella. Dolcemente, ma senza fermarsi. Piano piano vedo l’asta sparire dentro il mio cazzo, centimetro dopo centimetro me la mette tutta dentro. Un gemito esce dalla mia bocca, allora lei smette di affondarla dentro il mio uccello. Con un dito tocca la punta dell’asticella ed inizia a farla roteare. Avverto il pezzo di legno dentro di me, lo sento sfiorare le mie palle dall’interno. Altri suoni escono dalla mia bocca, credo che manchi poco, stó per venire… mollo la presa dalle tette di Kaori e mi abbandono al piacere. Lo sperma sale lungo l’asta, sale, sale ancora…. ma invece che uscire una lunga schizzata, lo sperma fuoriesce sui lati e non avendo altra via d’uscita, cola sul bordo del mio uccello. Un pó come quando riempiamo di corsa un bicchiere di birra e la schiuma esce dai bordi del boccale. Stavo venendo, ma lentamente, sentivo che lo sperma usciva, ma senza prepotenza. Kaori si allontana nuovamente dal letto, si sincera che il mio cazzo abbia smesso di eruttare ed inizia a liberarmi di tutto.
Mi lascia qualche minuto per „rilassarmi“ e poi torna al lavoro. Prende delle salviette umide e mi pulisce dal mio stesso sperma. Ma il modo in cui lo fá, non sembra altro che l’ennesima sega, visto che passa le salviette su & giú lungo il mio cazzo. Ma lo fá per poco, giusto il tempo di farmi riacquistare l’erezione. Poi magicamente dalla sua mano spunta un preservativo. Lo apre e lo fá indossare al mio pisello ormai al limite. Quindi sale sul lettino, mettendosi in piedi sopra di me e mi lascia ammirare il suo fisico. Poco dopo sembra abbassarsi sul mio cazzo, forse se lo lascia mettere dentro, ma é una vana speranza. Si piega quel tanto per farmela assaporare la sua fichetta, le sue grandi labbra sfiorano la mia cappella, le struscia leggermente, ma non se lo fá mettere dentro. Si mette di nuovo in piedi, un piccolo passo e si abbassa nuovamnete. Stavolta la sua fica e sul mio viso, mi correggo, é poggiata sul mio viso, il suo spacco lo struscia sul mio naso ed io respiro la sua intimitá. Stó per scoppiare, le palle iniziano a farmi davvero male. Vedo Kaori scendere dal lettino ed indossare un paio di pantaloncini cortissimi e aderenti. Talmenti attillati che lo spacco della sua fica é ben visibile. Sale di nuovo sopra di me, si lascia nuovamente ammirare per un pó dal basso verso l’alto, gioca qualche secondo con le mie palle prendendole lievemente a calci con i piedi e poi si abbassa nuovamente. Stavolta si siede sulle mie cosce, apre le sue gambe e poggia la fica sul mio cazzo dritto. Poggia le mani dietro di sé, sul lettino, piegando leggermente la schiena. Inizia a strusciare la sua fica sul mio pisello, su & giu, su & giú… poi mi sfila il preservativo gettandolo via. Continua a farmi una sega con lo spacco della sua fica protetto da quei pantaloncini. Spinge come se lo avesse dentro, anche io inizio a muovere il bacino, lo sfrego contro di lei, contro la sua fica. Sento la sborra salire… mi struscio ancora… e ancora… la sborra… la sento salire… Kaori continua a masturbarmi con la fica, per quanto puó cerca di avvolgere il mio uccello con le sue grandi labbra… vedo le prime gocce di sperma uscire dalla mia cappella… continuo a strusciarmi e… vengo… un enorme schizzo finisce sullo stomaco di Kaori, poi un secondo… un terzo e mentre la sborra inizia a colare lungo il suo petto, un quarta schizzata la raggiunge sotto il mento… continuo a venire ancora ed ancora… vedo lo sperma colare anche lungo l’asta del mio cazzo e macchiare i pantaloncini di Kaori… e prima che la festa finisca, lei afferra il mio uccello con le mani per dargli l’ultima strizzata, un’ultima spremuta e facendo su & giú con le mani per ancora qualche secondo, un paio di fiacche sborrate vengono fuori. Infine quando Kaori capisce che ormai le palle sono belle che svuotate, si congeda.
Rimango ancora qualche minuto sdraiato respirando lentamente. Guardo il mio pisello e vedo che ancora é dritto. Aspetto ancora. Quando finalmente si affloscia, mi alzo e mi dirigo verso il bagno. Durante il breve tragitto, noto che la mia cappella é rosso fuoco e le mie palle sono talmente moscie, che quasi toccano le ginocchia. Kaori mi aveva spremuto per bene, lo dovevo ammettere.
Salgo in auto e mi dirigo verso casa. Mi attende quasi un’ora di strada. Ma ne é valsa la pena tornare in quel posto. Forse molti penseranno che ho buttato il mio tempo, perdendo una giornata intera per farmi fare una sega, quando posso tranquillamete masturbarmi a casa da solo. Forse. O forse no! Personalmente quando voglio svuotarmi le palle, chiamo qualche amica particolarmente disinibita e aperta (in tutti i sensi) in materia di sesso e me la scopo. Qui volevo nuovamente giocare, sperimentare qualcosa di nuovo e forse é stato cosí. In fondo sono stato sotto le mani (e non solo) di Kaori per quasi due ore. Quasi due ore a cazzo dritto e palle piene. Si, é stata una bella esperienza, da provare sicuramente almeno una volta nella vita, o magari due. Ma non di piú.
Perché una sana & bella scopata con una donna, non si batte comunque!