L’incontro
Con quel cazzo nel culo giacevo bocconi sul letto mordicchiando il lenzuolo, eppure non era passata neanche mezzora dal momento che avevo conosciuto quell’uomo in un Bar della stazione…non so perche‘ ero capitato li‘, sapevo che era frequentato da tutta la fauna particolare che gira intorno alle stazioni di tutte le metropoli del mondo: extracomunitari, delinquenti, prostitute di ambo i sessi e poveracci vari…Quel tipo alto con la barba incolta mi aveva sorriso e rivolto la parola, aveva subito individuato in me il passivo che avrebbe messo sotto…e senza troppi giri di parole mi aveva invitato a casa sua per bere qualcosa aveva detto…ma tutti e due guardandoci negli occhi sapevamo cosa intendeva…lui voleva farsi il mio culo!! Io confuso e lusingato non sapevo che fare ma alla fine accettai…Uscimmo dal Bar e con mia grande sorpresa entrammo nel portone accanto, la sua tana era proprio sopra al Bar! Pensai che le sue „vittime“ avevano poco tempo per ripensarci…e anch’io andavo incontro al mio destino salendo per quelle scale buie davanti a lui che seguendomi doveva certamente soppesare con sguardo torvo le mie chiappe inguainate nei jeans attillati che gli ondeggiavano davanti alla faccia…Entrati lui mi verso‘ subito un bicchiere di whisky e nella penombra della stanza io azzardai timidamente: „Rimango solo 5 minuti…bevo il mio bicchiere e…“,“Ma 5 minuti non bastano bello!“ rispose dandomi un buffetto sulla faccia che mi fece rabbrividire…poi mise la sua mano sul bicchiere che stringevo vicini alla bocca e mi costrinse a vuotarlo tutto d’un fiato!…Le mie guance avvamparono per quella dose considerevole di alcool che avevo appena ingurgitato e anche perche‘ scivolato dietro di me aveva cominciato a carezzarmi i glutei con la sua grossa mano nervosa…“No! che fai?“ avevo protestato timidamente, ma lui era partito con fare deciso che niente aveva a che fare con la subdola gentilezza di poco prima…sempre dietro di me mi aveva aperto i jeans calandomeli con forza mutande comprese fino alle ginocchia!!…si era chinato ed avevo sentito la sua lingua calda e rasposa fra le chiappe raggiungere a tratti il mio buchetto…Si rialzo‘, mi sovrastava di una testa e sempre da dietro mi prese la mano e se la poggio‘ sulla patta che imprigionava un membro turgido gia‘ in erezione…mi spinse verso una porta attigua costringendomi ad una andatura ridicola a causa dei pantaloni che mi serravano le caviglie, mi butto‘ sul lettone che mi trovai davanti…“No! Aspetta!!“ gridai io…ma non aspetto’…si apri‘ i calzoni e si sputo‘ sulla cappella di quel cazzo pronto…mi mise una mano sul collo tenendomi schiacciato su quel letto e mi penetro‘ di forza!!…Il mio buchetto cedette all’istante e il mio urlo fini‘ in un gemito che significava la mia resa incondizionata a quella penetrazione cosi‘ mascolina…mordevo il lenzuolo appunto con quei venti centimetri di carne dura nel sedere…Ora aveva cominciato a soffiarmi nell’orecchio parole oscene: „Troia!..Ti piace farti inculare eh??…era questo che volevi frocetta vogliosa vero??!…Dimmi che ti piace avanti dillo!!…Sei una pecorella…devi belare avanti bela!!“ ed io con quello stantuffo nel culo cominciai a belare impaurito dalla sua foia a****lesca…“Beeh!! Beeeh!!“ e piu‘ facevo quel verso grottesco piu‘ lui aumentava il ritmo di quell’inculata bestiale…Era tutto cosi‘ assurdo! Mi ero fatto lusingare dalle attenzioni di quel maschio irsuto e adesso mi concedevo a quella monta passivamente senza osare di ribellarmi…lui mi leccava l’orecchio e mi strizzava i capezzoli inculandomi con foga…“Sta giu‘ finocchietto che devo romperti il culo!!“…ed io ad un certo punto cominciai a godere…sommessamente…vergognosamente…mi piaceva l’idea di soddisfare quel maschio infoiato, e mi piaceva sentire il su e giu‘ del suo cazzo nel culo…Senza piu‘ ritegno urlai:“ Si! Siii!!Sono la tua pecora! Beeeh!! Beeeh!!Cavalcami montone aprimi tuttaaa!!“ I suoi schizzi prolungati mi riempirono la pancia…sfilo‘ il cazzo gocciolante dal mio sfintere assestandomi una pacca sul culo per aria…“E adesso via frocetta!! Rivestiti e vattene! Vaffanculo!!“ lo feci rapidamente tirandomi su mutande e jeans…mi prese per un braccio e mi strattono‘ fino alla porta di casa che apri‘ e mi saluto‘ con un tremendo calcio nel culo che mi proietto‘ sul pianerottolo…la porta‘ sbatte‘ dietro di me ed io scesi le scale di corsa ritrovandomi nella cruda luce della strada diretto verso la fermata di un’autobus…Beh dopotutto avevamo ottenuto tutti e due cio‘ che volevamo…